Nei confronti degli imputati le accuse sono, a seconda delle posizioni, di associazione mafiosa dedita al traffico e allo spaccio di droga, all’estorsione, l’usura alla detenzione illegale di armi.
Il clan dei Casamonica è mafia. Dopo oltre sei ore di camera di Consiglio sono confermate in appello le condanne del processo che vede imputate 40 persone della famiglia criminale dei Casamonica. Nei confronti degli imputati, tra cui i capi del gruppo criminale attivo nella capitale, le accuse sono, a seconda delle posizioni, di associazione mafiosa dedita al traffico e allo spaccio di droga, all’estorsione, l’usura alla detenzione illegale di armi.
La Corte ha accolto le richieste della procura generale che, lo scorso 11 ottobre, aveva sollecitato la conferma delle condanne emesse in primo grado. «L’indagine della procura di Roma ha posto fine allo strapotere dei Casamonica. Un clan da anni a braccetto con Banda della Magliana e poteri forti della Capitale», aveva detto il sostituto procuratore generale Francesco Mollace nel suo intervento. Per il pm Musarò il clan aveva «una forza di intimidazione impressionante».
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