Meta Platforms porrà fine al fact-checking e rimuoverà ogni restrizione alla libertà di parola sia su Facebook che su Instagram. Lo ha annunciato lo stesso ceo e fondatore del gruppo Mark Zuckerberg in un video pubblicato sui social network. «Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, semplificando le nostre politiche e ripristinando la libera espressione sulle nostre piattaforme», ha detto Zuckerberg aggiungendo che le figure dei fact-checker, ovvero coloro che eseguivano una scansione dei contenuti online e ne verificavano l’autenticità, verranno sostituiti da «Community Notes simili a X». La trasformazione inizierà dagli Stati Uniti. 

Zuckerberg ha motivato la sua decisione affermando che i fact-checker erano diventati «troppo politicamente di parte». «Abbiamo raggiunto un punto dove ci sono troppi errori, troppa censura... Per questo, ci focalizzeremo sul ridurre gli errori, semplificare le nostre politiche e ripristinare la libertà di espressione sulle nostre piattaforme», mentre «le recenti elezioni sono un punto di svolta culturale verso una nuova priorità per la parola».
Un allineamento, di fatto, al nuovo mandato presidenziale di Donald Trump che dopo aver vinto le elezioni lo scorso novembre contro Joe Biden si insedierà alla Casa Bianca il prossimo 20 novembre. Lo stesso Trump è stato menzionato più volte da Zuckerberg nel suo discorso. Il ceo ha anche criticato la copertura che i media più noti negli Stati Uniti hanno riservato al presidente repubblicano durante il suo primo mandato.

«Lavoreremo col presidente Trump per respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società americane e premono per una censura maggiore», ha detto. «Un sempre crescente numero di leggi che istituzionalizzano la censura e rendono più difficile realizzare qualsiasi innovazione lì». Zuckerberg ha anche accusato anche l'amministrazione Biden di pressioni per la censura. 

«Abbiamo visto questo approccio funzionare su X dove danno alla propria comunità il potere di decidere quando i post sono potenzialmente fuorvianti e necessitano di più contesto», ha detto Joel Kaplan, Chief global affairs officer di Meta, in un post sul blog.

La novità annunciata da Zuckerberg ha avuto un primo effetto finanziario sull’azienda. Sul premercato Meta ha perso lo 0.11 per cento.

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