Gli strafalcioni si trovano in un oscuro documento destinato ai licei che vogliono implementare il percorso di orientamento “Biologia con curvatura biomedica”: come nel caso dei recenti concorsi per la scuola media, anche questo testo e infarcito di strafalcioni
Nuovo imbarazzo per il ministero dell’Istruzione dopo il caso dei concorsi con domande errate o incomprensibili sollevato da una lettera di un gruppo di intellettuali. Questa volta il problema è un oscuro documento interno del ministero: l’avviso pubblico per «l’individuazione di licei classici e scientifici in cui attuare il percorso di potenziamento-orientamento “Biologia con curvatura biomedica”».
Si tratta di un progetto sperimentato per la prima volta a Reggio Calabria in collaborazione con l’ordine dei medici e che ora il ministero vorrebbe estendere al resto d’Italia. Ma nel farlo infarcisce il documento di errori. O meglio: ne commette almeno due, come ha segnalato in un post su Facebook il linguista Massimo Arcangeli.
A quanto pare è la geografia il punto debole dei tecnici del ministero. Nell’allegato che contiene l’elenco delle province i cui licei possono fare richiesta del nuovo percorso di orientamento, infatti, è sbagliata sia la grafia di Abruzzo, che compare con due “b”, sia la collocazione di Piacenza, una provincia dell’Emilia-Romagna e non certo della Lombardia, come scritto nel documento.
I problemi con i concorsi
Sono errori da poco se comparati ai recenti disastri avvenuti nei concorsi. In una lettera inviata al ministero alla fine di giugno, un gruppo di studiosi e intellettuali aveva segnalato tutti i gravi problemi presenti nel concorso per insegnanti delle scuole medie.
Nel test si parlava di “parallelogramma esagonale” (figura geometrica inesistente), si chiedeva a quale opera appartenesse l’incipit «Comincio a scrivere la prima frase, confidando per la seconda nell’onnipotenza divina», che invece è una frase nel secondo capitolo del romanzo a puntate “The Life and Opinions of Tristram Shandy, gentleman” di Laurence Sterne.
Per giustificarsi, il ministero ha spiegato di essere «impegnato, da diversi mesi, nella realizzazione di un concorso dalla complessa macchina organizzativa con oltre 8mila quesiti da predisporre». Sarà di certo così, ma come dimostra il recente documento pieno di errori, i funzionari ministeriali probabilmente non passerebbero gli esami a cui la scuola sottopone i suoi stessi studenti e insegnanti.
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