- La polizia di Modena ha eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 53enne italiano e dei suoi figli di 30 e 24 anni
- I tre uomini sono accusati del tentato omicidio, aggravato dalla circostanza della finalità di discriminazione e odio razziale, di un 22enne originario del Burkina Faso
- I fatti sono accaduti lo scorso 11 luglio in una zona periferica di Modena. I tre aggressori avevano organizzato una spedizione punitiva nei confronti di due fratelli marocchini. Con loro si trovava anche il giovane burkinabè, ritrovatosi nel mezzo di una vendetta privata
Questa mattina la polizia di Modena ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 53enne italiano e dei suoi due figli, rispettivamente di 30 e 24 anni. I tre sono ritenuti responsabili, in concorso, del tentato omicidio, aggravato dalla circostanza della finalità di discriminazione ed odio razziale, di un 22enne originario del Burkina Faso.
Il giovane, in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno, si era ritrovato nel mezzo di una vendetta privata da parte dei tre aggressori contro alcuni suoi conoscenti. Lo scorso 11 luglio un cittadino di origini marocchine aveva denunciato per rapina uno dei tre indagati, il quale quattro giorni dopo aveva sporto a sua volta querela per un'altra rapina fatta dal fratello del denunciante.
Dopo aver sporto denuncia ai carabinieri di San Damaso, i tre avevano organizzato una spedizione punitiva nei confronti dei due fratelli marocchini, andando a casa loro in zona Modena Sud. Qui si trovava anche il giovane burkinabè, loro conoscente: così era diventato una vittima inconsapevole della ritorsione.
Padre e figli sono ora accusati in concorso di tentato omicidio, aggravato dalla circostanza della finalità di discriminazione e odio razziale.
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