Il venerdì notte di tensioni a Napoli contro l’ipotesi di lockdown ha portato ai primi arresti. La polizia, scrive Repubblica Napoli, ha fermato in flagranza due uomini con precedenti penali. I due, entrambi 32enni, sono stati bloccati in in via Santa Lucia, durante la fase più calda dell'assedio alla Regione Campania mentre reagivano, alla presenza della polizia, lanciando bottiglie e oggetti contundenti. Inviati agli arresti domiciliari, 0. A. e M. P., stamane vengono processati con rito direttissimo. 

La procura sta indagando per accertare chi si sia mosso dietro le proteste. Questa mattina il viceministro degli Interni Mauro Mauri ha confermato che la manifestazione è stata pilotata: «È del tutto chiaro che non si è trattata di una protesta spontanea. Ma di azioni preordinate, organizzate nella quasi totalità da frange di tifosi violenti, da ambienti criminali, anche legati a settori dell'estremismo politico». Il vice ministro ha la delega alla Pubblica: «Quanto accaduto la scorsa notte a Napoli è gravissimo. L'aggressione alle Forze dell'Ordine e la guerriglia urbana scatenata tra le strade della città in prossimità della regione sono atti criminali. E così verranno trattati».

Il partito di estrema destra Forza Nuova ieri è stato tra i promotori della manifestazione. L’ex ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, e leader di Azione, ha chiesto pubblicamente che il partito venga sciolto.

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