Da Abramovich a Sheynin, i nuovi sanzionati sono grandi magnati dell’industria e della difesa russa e rappresentati dei media. In virtù dei loro rapporti privilegiati con Putin traggono vantaggi personali, e con le risorse provenienti dalle loro imprese, finanziano il governo responsabile dell’aggressione all’Ucraina
L’Unione europea ha imposto il quarto pacchetto di sanzioni economiche individuali a quindici tra donne e uomini d’affari russi vicini al presidente Vladimir Putin e a nove enti. Un modo per isolare Putin da un lato, colpendo gli intimi del suo governo, e gli introiti delle casse statali russe dall’altro. L’obiettivo è quello duplice di far venir meno le risorse materiali, necessarie per la prosecuzione dell’aggressione russa in Ucraina, e ingenerare defezioni nel “cerchio magico” del presidente.
I quindici nuovi sanzionati, sono grandi magnati dell’industria e della difesa russa, che non solo beneficiano dei rapporti privilegiati con Putin, o di scambi di favori con il governo, ma le cui risorse provenienti dalle loro imprese, di fatto contribuiscono materialmente o finanziariamente alle finanze del governo «responsabile dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell’Ucraina».
Nella lista delle persone colpite personaggi pubblici, giornalisti, presentatori tv e dirigenti di società che forniscono informazioni, responsabili di attività di propaganda filo-russa e disinformazione. Sono ritenuti responsabili per il sostegno mediatico dato all’operato del governo, così come di una narrazione sull’ucraina in linea con quella di Putin.
Roman Arkadyevich ABRAMOVICH
Roman Abramovich, è uno dei più noti oligarchi russi, proprietario della squadra di calcio inglese del Chelsea. Abramovich è stato sottoposto a sanzioni a causa dei suoi stretti legami anche di amicizia con Vladimir Putin. Attualmente è uno dei principali azionisti del gruppo siderurgico Evraz, tra i maggiori contribuenti russi.
German Borisovich KHAN
German Khan, considerato una delle più influenti personalità russe, è uno dei maggiori azionisti del Gruppo Alfa, unità specializzata dell’Fsb, lo spionaggio russo erede del Kgb. Il Gruppo include una banca, l’Alfa Bank, che anche in questo caso è uno dei fondamentali contribuenti del paese. Come altri azionisti di Alfa Bank, Khan non solo è un caro amico di Putin, ma in virtù del suo rapporto privilegiato, ha potuto beneficiare, tramite di scambi di favori, di vantaggi commerciali e legali nelle sue attività. La figlia maggiore di Putin, Maria, ha gestito un progetto di beneficenza, AlfaEndo, finanziato da Alfa Bank.
Viktor Filippovich RASHNIKOV
Viktor Rashnikov è proprietario e presidente del consiglio di amministrazione della società Magnitogorsk Iron & Steel Works (Mmk), azienda siderurgica tra le più grandi al mondo e, anche qui, grande contribuente russo.
Alexey Viktorovich KUZMICHEV
Alexey Kuzmichev, come German Khan, è uno dei principali azionisti del Gruppo Alfa e come Khan è ritenuto una delle personalità russe più influenti. Come gli altri potenti uomini d’affari, è stato sottoposto a sanzioni in primo luogo per il finanziamento che attraverso la sua attività offre al governo russo, responsabile dell’invasione in Ucraina.
Alexander Alexandrovich MIKHEEV
Alexander Mikheev è l'amministratore delegato di Rosoboronexport, la società di stato che agisce come intermediario ufficiale per l'esportazione e l'importazione di beni, tecnologie e servizi militari e a duplice uso civile-militare. Rosoboronexport è una società controllata di Rostec, altra società statale che sviluppa, produce ed esporta tecnologie militari e hi-tech. Quest’ultima possiede diversi impianti di produzione che svolgono un ruolo strumentale nella distribuzione di armi e tecnologie utilizzate dai militari. Inoltre, con la vendita delle armi, procura considerevoli entrate al governo. In venti anni, dal 2000 al 2020 Rosoboronexport ha venduto all’estero armi per un valore di 180 miliardi di dollari.
Alexander Nikolayevich SHOKHIN
Alexander Nikolayevich Shokhin è il presidente dell'Unione russa degli industriali e imprenditori, la lobby di categoria che promuove gli interessi degli uomini di affari. È anche vicepresidente del consiglio d’amministrazione di Mechel Pao, una delle principali società minerarie e metallurgiche russe. Dopo l'annessione della Crimea alla Russia, Shokhin aveva dichiarato pubblicamente la necessità di aumentare gli investimenti russi in Crimea per ovviare ad un eventuale blocco economico da parte dell'occidente.
Il 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione russa in Ucraina, Shokhin ha partecipato a una riunione di oligarchi al Cremlino con Vladimir Putin per discutere l'impatto delle sanzioni che l’occidente avrebbe adottato, come largamente preannunciato, e la strategia di risposta a esse. Il fatto che sia stato invitato a partecipare a tale riunione – si sottolinea nel documento dell’Ue – dimostra «che è un membro della cerchia ristretta di oligarchi vicini a Vladimir Putin e che sta sostenendo azioni o politiche che minano o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e indipendenza dell'Ucraina, nonché la sua stabilità e sicurezza».
Andrey Valerievich RYUMIN
Andrey Ryumin è il direttore esecutivo di Rosseti Pjsc, società elettrica di Stato, che si occupa di produzione, distribuzione e sviluppo di reti dell’energia elettrica nel paese. La società ha costruito la sottostazione elettrica The Port, che fornisce energia alla ferrovia del ponte di Crimea; alimenta la parte del carico secco (cioè quello delle merci solide e asciutte) del porto marittimo di Taman, nel Mar Nero, a est della Crimea; e le autostrade, in particolare, l'autostrada M25 che collega la città di Novorossiysk alla Crimea, passando sullo stretto di Kerch. Anche Ryumin ha partecipato alla riunione degli oligarchi del 24 febbraio al Cremlino.
Armen Sumbatovich GASPARYAN
Armen Gasparyan è un uomo della propaganda russa. Giornalista, conduttore radiofonico russo e scrittore, conduce il programma radiofonico Nablyudenye per l’emittente Sputnik, già al centro delle sanzioni europee e attualmente oscurata nei paesi dell’Unione. Gasparayan conduce anche un programma per la radio Vesti FM. Artefice della propaganda filo-russa relativa all'invasione russa di Ucraina, di cui nega la sovranità, interviene in qualità di esperto esperto in un altro programma radio filogovernativo, Polnyi kontakt ("Pieno contatto").
L’autore, si legge nel documento Ue, «ha costantemente diffuso narrazioni in linea con la propaganda del Cremlino. Ha usato errori logici per spiegare gli affari internazionali, ha negato il diritto di sovranità ucraina sulla Crimea e ha difeso le azioni della Russia nello stretto di Kerch».
Artyom Grigoryevich SHEYNIN
Artyom Sheynin, come Gasparyan, è un altro propagandista russo. Conduce il talk show televisivo Vremya Pokazhet ("Il tempo lo dirà") sul primo canale della tv di stato russa. Sheynin si è espresso a sostegno dell'annessione della Crimea e del riconoscimento dell'indipendenza della autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Nelle sue trasmissioni in diretta, promuove l'odio etnico tra ucraini e russi, nega la sovranità e l’integrità territoriale dell'Ucraina e diffama gli oppositori interni di Putin. In relazione all’invasione russa, il presentatore ha dichiarato che l'operazione russa in Ucraina era inevitabile e il suo scopo era costringere le autorità ucraine a mantenere la pace. È stato inserito nella lista dei sanzionati per il suo sostegno attivo alle azioni e alle politiche messe in atto dalla Russia contro l’Ucraina.
Dmitry Yevgenevich KULIKOV
Dmitry Yevgenevich Kulikov, altro propagandista filorusso, nelle sue dichiarazioni pubbliche, sui canali televisivi di stato, si è più volte espresso sulla situazione nel Donbass secondo la narrazione fatta propria dal Cremlino. Ha giustificato le azioni russe contro l’Ucraina, tra cui la sospensione dell'attuazione del Accordi di Minsk e la decisione di riconoscere le due autoproclamate Repubbliche del Donbass.
Konstantin Lvovich ERNST
Konstantin Ernst è l'amministratore delegato del primo canale della tv di stato russa, ampiamente utilizzato per scopi propagandistici dalle autorità. Nella sua posizione di ad, spiega il documento Ue, «è responsabile dell'organizzazione e della diffusione della propaganda antiucraina». Ha ricevuto alti riconoscimenti statali, lettere di ringraziamento e premi dal governo e da Putin.
Marina Vladimirovna SECHINA
Marina Sechina è l'ex moglie di Igor Sechin, l’amministratore delegato della compagnia petrolifera russa Rosneft, detenuta in quota maggioritaria dallo stato. Il motivo per cui è rientrata nella lista dei sanzionati è che si sarebbe servita dei collegamenti con vari attori interni al governo e al mondo degli affari russi, compreso il suo ex-marito, per un suo personale tornaconto.
Le aziende di sua proprietà hanno partecipato ai lavori preparatori dei Giochi olimpici invernali di Sochi 2014. Tra le sue società c’è la Stankoflot, una compagnia che sviluppa prodotti hi-tech e per l'innovazione industriale, la quale riceve contratti senza gara con l'ente statale per l'assistenza allo sviluppo, alla produzione e esportazione di prodotti industriali a tecnologia avanzata (Rostec). Inoltre, è capo della Ftssr Cjsc, la società per azioni del Centro federale dello sviluppo sociale, ed è titolare di una partecipazione in RK-Telekom.
Suleyman Abusaidovich KERIMOV
Suleyman Kerimov è il proprietario del gruppo finanziario e industriale Nafta Mosca. Il suo patrimonio familiare netto stimato è di 9,8 miliardi di dollari. Secondo il documento Ue avrebbe ricevuto ingenti somme di denaro da Sergei Roldugin, caro amico di Putin e ritenuto custode della sua ricchezza, ritenuto implicato in diversi programmi di riciclaggio di denaro offshore per le élite russe, anch’egli destinatario di sanzioni economiche da parte dell’Europa. Il 24 febbraio, anche Kerimov era presente alla riunione degli oligarchi al Cremlino per discutere come affrontare le sanzioni che sarebbero arrivate dall’occidente.
Tigran Oganesovich KHUDAVERDYAN
Tigran Khudaverdyan è il direttore esecutivo di Yandex, una delle principali aziende tecnologiche russe, che fornisce prodotti e servizi relativi a Internet, inclusi trasporti, servizi di ricerca e informazione, e-commerce, navigazione, applicazioni mobili e pubblicità online. L'ex capo delle news di Yandex ha accusato la compagnia di essere «un elemento chiave nel censurare le informazioni» relative alla guerra in Ucraina, destinate agli utenti russi. Inoltre, dopo che il governo russo ha approvato delle leggi contro la diffusione di informazioni “false” su quella che Mosca chiama “operazione speciale” in Ucraina, Yandex ha pubblicato sul suo motore di ricerca degli avvisi che mettevano in guardia gli utenti russi che cercavano informazioni sulla guerra in Ucraina, sulla non affidabilità delle informazioni trovate su internet.
Vladimir Valerievich RASHEVSKY
Vladimir Rashevsky è l’amministratore delegato e il direttore di EuroChem Group Ag, una azienda di fertilizzanti minerali tra le più grandi al mondo. Tra il 2004 e il 2020 è stato ad della Jsc Suek, il più grande fornitore di carbone del paese e tra le più grandi società di carbone a livello internazionale. Le società del gruppo EuroChem hanno fornito nitrato di ammonio agli occupanti delle aree del Donbass. Il nitrato di ammonio è un composto chimico che viene utilizzato come fertilizzante, ma da cui si possono produrre anche due esplosivi: l'ammonal e l'anfo. Suek ha firmato contratti con alcune case di cura della Crimea per dei piani di cura per i suoi dipendenti. Come gli altri oligarchi già sanzionati, sostiene materialmente o finanziariamente il governo responsabile della destabilizzazione dell’Ucraina, beneficiando delle sue azioni, e ha partecipato alla riunione al Cremlino del 24 febbraio scorso.
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