Il personal coach di Marcell Jacobs e del campione olimpico dei 200 metri Andre De Grasse, Rana Reider, è stato espulso dalle Olimpiadi di Parigi: il guru dell’atletica è accusato di abusi sessuali ed emotivi da parte di tre atlete, che hanno intentato delle cause legali presso un tribunale della Florida. Una lo accuserebbe di abusi sessuali ed emotivi e molestie, in un secondo caso il coach sarebbe chiamato a rispondere di molestie sessuali e verbali. La terza donna ha preferito mantenere l’anonimato. I fatti di cui l’allenatore 53enne è accusato sarebbero avvenuti in Florida nel novembre 2021. Lo riporta il Times. 

Il Comitato olimpico nazionale canadese ha revocato a Reider l’accredito “P” (che permette di accedere ai luoghi di allenamento e di gara) ai Giochi. Lo scorso weekend, dopo che i casi giudiziari sono venuti alla luce, USA Track & Field, l'associazione di atletica leggera degli Stati Uniti d'America, ha allertato la sua controparte canadese.

Secondo quanto riportato dal Times, i dirigenti olimpici canadesi - che inizialmente avevano fornito a Reider le credenziali per Parigi - hanno informato l'allenatore che il suo pass è stato ritirato. Nessun coinvolgimento della Federazione italiana atletica leggera, in quanto Reider era stato accreditato dal Canada.

La condanna precedente

Venerdì la World Athletics aveva messo in dubbio la decisione del Canada di accreditare Reider, che a maggio scorso ha finito di scontare 12 mesi di libertà vigilata per una presunta relazione «con uno squilibrio di potere» (con un'atleta britannica di 26 anni più giovane di lui), quando era responsabile degli sprint e delle staffette dell'atletica britannica.

A Reider era già stato negato l'accredito per i Campionati mondiali di atletica del 2022 e del 2023. Dopo essersi visto negare l’accredito anche per i trials statunitensi 2023 e per i mondiali di Budapest, Reider alla fine ha ammesso agli ispettori dell’U.S. Center for SafeSport di aver «avuto una relazione romantica consensuale con un’atleta maggiorenne».

L’ente di controllo americano lo scorso 10 maggio l’ha messo in prova per un anno (potrà allenare ma non seguire gli atleti alle gare, negli stadi) imponendogli anche di partecipare a un corso online di etica dello sport.

Nel 2022, ai mondiali di Eugene, è stato anche ammonito dalla polizia dopo che si era reso protagonista di un accesso non autorizzato all'area di riscaldamento degli atleti prima della finale mondiale dei 100 metri.

La difesa del coach

Il legale di Reider, Ryan Stevens, ha definito «ingiusto» il ritiro dell’accredito, perché basato su una causa intentata da «ex atlete che cercano solo un guadagno economico», sottolineando che non sarebbero in corso indagini formali tali da supportare una decisione come quella presa dal Comitato olimpico canadese. «Coach Reider non ha sanzioni in sospeso contro di lui da parte di alcun organo direttivo. È un brutto giorno per le Olimpiadi quando la paura di cattiva pubblicità viene messa davanti agli atleti, che sono gli unici a uscirne danneggiati perché costretti a competere senza il loro allenatore, e fra questi uno dei migliori velocisti del Canada (De Grasse, ndr)», ha precisato l’avvocato.

Jacobs, che è arrivato quinto nella finale dei 100 metri, deve ancora gareggiare nella staffetta 4x100. Reider è il suo personal coach dallo scorso settembre, dopo la separazione dal coach Paolo Camossi. Il campione olimpico italiano a Tokyo si è infatti trasferito a Jacksonville (Florida) per essere seguito dal tecnico canadese.

© Riproduzione riservata