Domani ha svelato la presenza di un carabiniere vicino alla Lega sul luogo del delitto di Voghera, in cui il 20 luglio morì un giovane marocchino. Sinistra italiana sollecita l’intervento della ministra della Giustizia, Marta Cartabia: «Zone d’ombra e complicità non sono accettabili»
«Zone d’ombra, ambiguità e complicità non sono accettabili. La ministra Cartabia ci risponda e faccia chiarezza fino in fondo». Dopo l’inchiesta di Domani che ha svelato la presenza di un carabiniere vicino alla Lega subito dopo l’omicidio di Voghera, che il 20 luglio portò alla morte del marocchino Youns El Boussettaoui, il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni chiede spiegazioni alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia.
«Dopo l’inchiesta di Repubblica sull’operato della procura, Domani rivela altri particolari relativi a un carabiniere già condannato presente negli istanti successivi al fatto di sangue e al suo rapporto con l’omicida», si legge in una nota di Sinistra italiana. Fratoianni parla apertamente di «nuove ombre» sull’inchiesta per l’omicidio compiuto dall’ex assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici e sollecita Cartabia rispondere all’interrogazione parlamentare presentata alcune settimane fa.
Il carabiniere condannato
In un articolo pubblicato il 18 novembre, a firma di Nello Trocchia, Domani ha raccontato che il 20 luglio scorso, in piazza Meardi a Voghera, c’era anche il carabiniere Marco Iachini, già condannato e vicino alla Lega. Il militare sarebbe arrivato sul luogo del delitto subito dopo l’omicidio.
Nel 2009 Iachini è stato condannato in via definitiva per lesioni ai danni di un cittadino argentino, Luciano Isidoro Diaz. «Lo stesso militare ritroviamo sulla scena del delitto di Youns che saluta Adriatici, lo porta in caserma e torna per fare rilievi in borghese con il distintivo sul petto», ha scritto Trocchia nell’articolo.
Come si evince dalla sua pagina Facebook, in cui compare più volte lo slogan «Io sto con Salvini», Iachini è un sostenitore del Carroccio. Nel 2016 in sua difesa si mosse anche Matteo Salvini, che definì vergognoso il processo in cui era imputato il carabiniere.
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