Niente da fare per Paolo Sorrentino, che in un post precedente alla premiazione spiegava che il motivo che lo aveva portato a girare È stata la mano di Dio era il desiderio di tornare al momento ritratto da una vecchia foto in cui si vede il regista bambino accanto a sua madre, poi morta in un incidente
Vince l’Oscar per miglior film alla 94esima edizione degli Academy Awards I segni del cuore, Coda in versione originale. Il film di Sian Heder, remake di La famiglia Bélier, racconta la storia di una ragazza udente figlia di genitori sordi, Child of deaf adults (Coda), appunto: la protagonista deve scegliere tra una promettente carriera da cantante e il lavoro che faceva per aiutare economicamente la sua famiglia, che non può apprezzare il suo talento. Il premio più ambito porta per la prima volta Apple, distributore di Coda, a superare i giganti dello streaming Netflix e Amazon Prime Video, segno di uno sforzo produttivo e distributivo che sta vedendo i suoi frutti. Il premio per la migliore regia è andato invece a Jane Campion per Il potere del cane.
Durante la cerimonia è stato osservato un minuto di silenzio per il conflitto in Ucraina, ma il principale (e unico) momento dedicato alla guerra è stato l’intervento dell’attrice Mila Kunis, nata in Ucraina e salita sul palco per introdurre Reba McIntyre: «I recenti eventi globali stanno frustrando molti di noi. Ma quando si assiste alla forza e alla dignità di coloro che affrontano tale devastazione, è impossibile non essere scossi dalla loro resilienza. Non si può non essere toccati e in soggezione davanti a coloro che trovano forza nel continuare a combattere attraverso questa oscurità inimmaginabile» ha detto.
Gli altri premi
La Academy ha scelto come migliore attrice e miglior attore protagonisti rispettivamente Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye e Will Smith per King Richard. Una famiglia vincente, il film dedicato al padre delle sorelle Williams, presenti all’inizio della serata di premiazione insieme a Beyoncé, che ha firmato una parte della colonna sonora.
Smith è stato protagonista anche di uno scontro con il comico Chris Rock, che in un momento “unscripted” durante un monologo ha ironizzato sulla testa rasata di sua moglie, Jada Pinkett Smith, che da tempo soffre di alopecia. Smith non ha apprezzato la battuta sul remake di Soldato Jane (la protagonista ha la testa rasata), è salito sul palco e ha dato uno schiaffo a Rock intimandogli di non nominare più Pinkett Smith. L’attore si è poi scusato spiegando che «l’amore ti fa fare follie». Per il momento, Rock ha rinunciato a denunciare Smith.
Ha dovuto invece incassare una delusione Paolo Sorrentino, in corsa per il miglior film internazionale con È stata la mano di Dio: alla fine il premio è andato a Drive my car di Ryûsuke Hamaguchi.
I premi di migliore attrice e attore non protagonisti sono andati rispettivamente a Ariana DeBose per il suo ruolo di Anita nel remake di Steven Spielberg di West Side Story, che aveva già premiato Rita Moreno nella versione originale, e a Troy Kotusr, che interpreta il padre della protagonista in Coda. È la prima volta che viene premiato un attore sordo.
Billie Eilish e Finneas O’Conell hanno invece vinto il premio per la miglior canzone con No time to die, la colonna sonora dell’ultimo omonimo film della saga di James Bond. Il premio per miglior sceneggiatura originale è andato invece a Belfast, di Kenneth Brannagh.
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