Un membro dello staff di Irama è risultato positivo al tampone rapido, l’artista è risultato negativo, ma Noemi canterà stasera al posto dell’artista. Alla luce dell’andamento epidemiologico, il presidente Giovanni Toti ha varato nuove misure restrittive per la città dei fiori dal 4 marzo fino al 14
Il festival di Sanremo non è nemmeno cominciato ma il Covid-19 ha già scombinato la scaletta del teatro Ariston: un membro dello staff di Irama è risultato positivo al Covid-19 e il cantante dovrà esibirsi domani invece di stasera. La Rai assicura a Domani che «il cantante è negativo» al tampone rapido, ma per sicurezza verrà sottoposto al tampone molecolare come il membro del suo staff. Vista l’attesa dell’esito si è preferito far cantare Noemi invece che lui. La paura sale, e il presidente Giovanni Toti ha convocato una cabina di regia e ha deciso ulteriori restrizioni, dal coprifuoco anticipato alle 21 e blinda Sanremo: non si può entrare salvo che per comprovate necessità.
Una grande vetrina
«Ci siamo battuti tutti perché il Festival si facesse, in un momento difficile. Tra pochi minuti avrò una riunione la cabina di regia Covid per capire se su Sanremo l'incidenza del virus cresce o no e se dovremo prendere ulteriori misure di contenimento» ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti oggi pomeriggio su Rai 1 nel suo intervento alla trasmissione “Oggi è un altro giorno”. Gia ieri nella conferenza stampa di lancio, la direzione Rai ha reso chiaro che questo sarà il Festival “whatever it takes”, a qualunque costo. Il Festival di Sanremo, ha fatto eco Toti, «era giusto farlo comunque per dimostrare a noi stessi, al Paese, a chi lo guarderà, che il Covid si può vincere e possiamo convivere con il Covid con tutte le misure di sicurezza del caso ma che non ci dobbiamo far piegare da questo momento storico. Rinunciare alle nostre tradizioni, alla storia, alla memoria, sarebbe una sconfitta quasi peggiore che non riuscire a vincere questa malattia» ha detto. Snremo «È una grande vetrina e noi speriamo la primavera sia agibile dove i ristoranti e gli alberghi riaprono. Non avrei rinunciato comunque a costo delle critiche perché non credo il nostro mondo si debba far piegare dalla pandemia».
Per ora, ha specificato, «in Liguria non va male, nella maggior parte della Regione stiamo contenendo, siamo tornati in zona gialla. Abbiamo un problema sulle province del ponente, Imperia e Ventimiglia, perché risentiamo della situazione in Costa Azzurra che è tra le zone più colpite in Europa». Per questo «Non è detto che nelle prossime ore non si debba trovare il modo di prendere nuove misure di contenimento».
Le nuove misure
L’ordinanza ha stabilito che dalle ore 21 alle ore 5 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Restano consentiti: l'asporto fino alle ore 18.00 e la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto.
Vengono chiusi gli esercizi di vicinato alimentare, degli artigiani alimentari, delle medie e delle grandi strutture di vendita di alimentari dalle ore 18.00 alle ore 08.00 del giorno successivo. Potranno restare aperte anche in tale fascia oraria le attività in cui sia garantito che non vengano vendute bevande alcoliche in qualsiasi cui forma e qualsiasi gradazione. È comunque, sempre ammessa la vendita tramite consegna a domicilio.
Resta il divieto di manifestazioni pubbliche e private con l’ammissione «dello svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento, nel rispetto delle prescrizioni imposte»
Vige il divieto assoluto di assembramento e di spostamento salvo per comprovate necessità lavorative o di salute e il divieto d'ingresso nei comuni appartenenti al sanremese e al ventimigliese. Comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio, abitazione e comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
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