Dopo il premio Nobel per la medicina assegnato lunedì 7 ottobre per la scoperta del microRna, sono stati annunciati oggi i vincitori del Nobel per la fisica. Sono John J. Hopfield e Geoffrey E. Hinton, premiati «per le scoperte e le invenzioni fondamentali che consentono l'apprendimento automatico con reti neurali artificiali». Hopfield, statunitense, e Hinton, britannico, hanno con le loro scoperte posto le basi per la realizzazione di reti neurali e di sistemi di intelligenza artificiale e per l’apprendimento delle macchine. Al telefono del comitato del premio, Hinton ha detto: «Sono sbalordito. Non avevo idea che sarebbe successo». Il professore inglese si è detto anche preoccupato per eventuali conseguenze negative legate alle reti neurali e all’intelligenza artificiale, nel caso queste andassero «fuori controllo». Tuttavia non tornerebbe indietro sul proprio lavoro.

Il premio per la fisica

La fisica fu la prima area scientifica citata da Alfred Nobel tra i settori di maggiore importanza per le scoperte fondamentali per il genere umano. Nel 2023, il premio è stato assegnato a Pierre Agostini, della Ohio state university, a Ferenc Krausz, del Max Planck institut of quantum optics e dell’università Garching e della Ludwig-Maximilians di Monaco, e a Anne L’Huillier, della Lund University. La loro ricerca verteva su «i metodi sperimentali che generano impulsi di luce agli attosecondi per lo studio della dinamica degli elettroni nella materia» che, si legge sul sito ufficiale dei Nobel, «hanno dato all’umanità nuovi strumenti per esplorare il mondo degli elettroni all’interno degli atomi e delle molecole». 

La storia è inoltre colma di grandi nomi della scienza che sono stati vincitori di questo specifico premio Nobel. Si pensi, per esempio, ad Albert Einstein, premiato nel 1921. A Marie Curie, vincitrice nel 1903. O ancora a Niels Henrik David Bohr, premiato nel 1922 per le sue scoperte sulla struttura degli atomi e le radiazioni che essi emanano. 

Giorgio Parisi e gli altri italiani illustri

Nel 2021 è stato un fisico italiano a vedersi assegnata una delle medaglie per il premio Nobel. Giorgio Parisi, già vicepresidente dell’Accademia dei Lincei e ricercatore della Sapienza università di Roma e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, venne insignito del riconoscimento insieme a Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann per il suo lavoro sui sistemi fisici complessi e per la scoperta «dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria».

Parisi, con la sua vittoria, si è aggiunto ad altri nomi di scienziati italiani illustri, come Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Emilio Segré, Carlo Rubbia e Riccardo Giacconi. 

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