Il tribunale federale della Figc emette la sentenza in primo grado sul caso tamponi della Lazio. Inibiti il presidente biancoceleste per responsabilità oggettiva e i due medici sociali Pulcini e Rodia. Nessuna penalizzazione in classifica per la squadra
È ufficiale, la sentenza in primo grado del processo relativo all'inchiesta sui tamponi della Lazio, attesa in serata, è arrivata anticipando i tempi previsti. Il tribunale federale della Figc ha inibito il presidente Claudio Lotito, insieme ai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia. Multa per la società, ma nessuna penalizzazione in classifica.
La sentenza
Il Tribunale federale nazionale sezione disciplinare presieduto da Cesare Mastrocola ha accolto in parte la richiesta della procura federale, emettendo il verdetto, in base a quanto previsto dalla normativa sui casi di violazione dei protocolli Covid-19. In particolare, il presidente Claudio Lotito dovrà pagare un'ammenda del valore di 150mila euro, oltre a sette mesi di inibizione. Per i medici Ivo Pulcini e Fabio Roda, invece, i mesi di inibizione sono dodici. Nessuna penalizzazione in classifica per i biancocelesti di Simone Inzaghi.
La richiesta della procura
Il giudice ha ascoltato la richiesta della procura Figc davanti al Tribunale nazionale federale: 200mila euro di multa alla società, 13 mesi e 10 giorni di inibizione per Lotito e 16 mesi a Rodia e Pulcini. La procura, dunque, non ha chiesto alcuna penalizzazione in classifica per la squadra.
L'inchiesta è stata condotta dalla procura Figc guidata da Giuseppe Chiné, che accusa la società romana di non avere applicato adeguatamente i protocolli Covid-19, oltre a non avere informato tempestivamente le Asl competenti delle positività dei giocatori e non avere, dunque, disposto un adeguato isolamento dei casi. A firmare la sentenza di primo grado sarà il giudice Cesare Mastrocola, presidente del tribunale federale. Qualora non arrivasse un verdetto dovrà essere fissata una seconda udienza. Al processo, aveva chiesto di partecipare anche il Torino, in qualità di squadra che ha affrontato la Lazio in campo nel periodo indagato, in una sfida a cui ha preso parte Ciro Immobile, positivo in quel momento. Tuttavia la richiesta granata è stata respinta.
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