Dalla prossima udienza giornalisti e fotografi potranno filmare tutte le fasi del processo Rinascita-Scott, nato dalla maxi inchiesta della Procura di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri. La decisione dopo le polemiche dovute all’iniziale divieto
Le riprese non sono più vietate. Dalla prossima udienza telecamere e fotografi potranno filmare e fotografare tutte le fasi del processo Rinascita-Scott, nato dalla maxi inchiesta della Procura di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri. Lo hanno deciso i giudici Brigida Cavasino, Gilda Danilo Romano, e Claudia Caputo del Tribunale di Vibo Valentia.
«Sentite le parti…rilevato che sussiste un interesse sociale particolarmente rilevante alla conoscenza del dibattimento», il Tribunale ha deciso. Bbc, Radio televisione tedesca, la tv svedese, insieme a tutti i network italiani, ai siti nazionali e locali e a Radio Radicale, potranno finalmente lavorare in tranquillità e documentare tutte le fasi di un processo importantissimo per capire l’evoluzione della ‘ndrangheta e i suoi rapporti con massoneria e politica.
La decisione dei giudici di Vibo Valentia è arrivata dopo le polemiche suscitate dall’iniziale divieto a riprese e registrazioni. Domani ne ha scritto lo scorso 7 marzo ("La ‘ndrangheta non si deve vedere nemmeno quando va a processo”). Ma sono arrivate pressioni anche dai grandi network internazionali interessati, insieme a tv e siti di informazione italiani. Si colma così un vuoto che rischiava di impedire che l’informazione tv potesse raccontare un processo così importante per capire il grado di penetrazione della ‘ndrangheta nella società calabrese e italiana.
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