Secondo quanto riferito dal presidente della Federazione nazionale stampa italiana, Vittorio Di Trapani, nella bozza sono stati tolti i riferimenti all’obbligo di «valorizzare e promuovere la propria tradizione giornalistica d’inchiesta» e a «diffondere i valori dell’accoglienza»
Prende forma la nuova Rai del governo Meloni. Secondo quanto riferito dal presidente della Federazione nazionale stampa italiana, Vittorio Di Trapani, nella bozza del contratto di servizio presentata nel nuovo consiglio di amministrazione della Rai – guidato da Roberto Sergio – sono stati tolti i riferimenti all’obbligo di «valorizzare e promuovere la propria tradizione giornalistica d’inchiesta».
Inoltre, secondo il presidente della Fnsi, dai principi generali è stato eliminato il comma relativo al «diffondere i valori dell’accoglienza» e viene introdotto l’obbligo di diffondere i valori della «natalità».
Le reazioni
Immediata la risposta della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. «Nel contratto di servizio Rai viene tolta la valorizzazione del giornalismo di inchiesta e invece inserita la promozione della natalità. Che significa e come incide sulla programmazione? Un governo di ipocriti che intanto aumenta la precarietà e sta per tagliare il Pnrr sui nidi», ha scritto Schlein su Twitter.
«In questi anni abbiamo visto il contributo che trasmissioni come Report ed altre hanno dato al dibattito pubblico con inchieste di valore assoluto – ha scritto il presidente del M5s Giuseppe Conte – L’informazione del servizio pubblico radiotelevisivo deve garantire a tutti i cittadini la promozione di programmi che ogni giorno fanno della ricerca della verità la propria missione. In conclusione, viva il giornalismo d’inchiesta. Contribuisce a elevare la qualità del dibattito pubblico».
Le opposizioni attaccano e sperano di cambiare la bozza, in attesa della decisione del Cda Rai.
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