Il medico consulente del ministero della Salute parla a SkyTg24 e ribadisce l’importanza di limitare il più possibile la mobilità: «Se continuiamo di questo passo avremo 40 mila morti a febbraio». Cauto sulla riapertura delle scuole il 7 gennaio: «Bisogna chiedersi se è il caso di aspettare un altro po’»
La variante inglese del Covid-19 potrebbe circolare in Italia già da novembre. Lo ritiene molto probabile Walter Ricciardi, medico consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza. «È molto probabile che da Londra, dal sud dell’Inghilterra questa variante si sia già diffusa in Europa e probabilmente non solo in Europa. Io credo che già a novembre» possa essere arrivata in Italia. «Se il flusso dei viaggiatori si è già messo in moto, credo che già da diverse settimane sia da noi». Lo ha detto il medico a Buongiorno, su Sky TG24.
Anche l’infettivologo Massimo Galli, intervistato da Domani, ha detto che la mutazione del virus è molto probabile che sia in circolazione da tempo, secondo lui forse anche da settembre.
Che si risalga o no nel tempo, Ricciardi ha messo in guardia sulla mobilità, invitando a misure molto restrittive, per poter rientrare in una casistica tale che permetta il tracciamento. Ma per questo «ci vorrà ancora molto tempo. Di fatto quello che è successo da noi, come in altri paesi, è che la curva epidemica è salita moltissimo. Quando si hanno decine di migliaia di casi al giorno, per farli poi ritornare a un livello in cui è possibile tracciare bisogna aspettare tanto». Per il medico non bisogna farsi illusioni: «È una battaglia lunga – ha aggiunto - e non c’è da illudersi che finisca presto, ma la cosa importante è che finirà. Se limitiamo la mobilità, stiamo a casa e riprendiamo il tracciamento questa curva la conteniamo». Altrimenti, ha concluso, «se continua di questo passo avremo 40 mila morti a febbraio».
La scuole
La riapertura delle scuole il 7 gennaio, data per certa dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per Ricciardi va ancora valutata attentamente: «Purtroppo le scuole non sono esenti dalla circolazione del virus». Uno degli argomenti portati avanti dal presidente del consiglio Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa sul decreto legge di Natale, è che se vengono rispettati i protocolli, le lezioni in presenza non comportano focolai di contagio. Per Ricciardi è vero: «Sono certamente un luogo in cui, se il protocollo di distanziamento e mascherine viene applicato adeguatamente è un luogo assolutamente sicuro». Le scuole però ha ricordato, risentono della circolazione esterna del virus: «Se questa è particolarmente intensa bisogna chiedersi se è il caso di aspettare un altro po’, ridurre la circolazione del virus esternamente e poi riaprire rispettando tutti i protocolli».
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