Mercoledì la Commissione europea approverà una misura che riconosce i rider e gli altri operatori di piattaforme digitali come lavoratori dipendenti
Lavoratori subordinati, non più indipendenti. Da Bruxelles arriva una svolta per gli operatori di piattaforme digitali, come i rider. La Commissione europea, infatti, mercoledì varerà un pacchetto di misure che riconosce ai lavoratori delle piattaforme digitali lo status di lavoratori dipendenti. Lo ha anticipato il quotidiano la Repubblica.
Al momento, i giganti delle consegne a domicilio come Deliveroo, Glovo, Jut-Eat o dei trasporti come Uber, considerano i loro rider, autisti e in generale lavoratori online, come prestatori d’opera indipendenti. Anche sulla base del fatto che si tratterebbe di lavoratori che deciderebbero autonomamente se e quando lavorare.
Ma è vero che di fatto la vita lavorativa di questi operatori dipende da algoritmi dai parametri sconosciuti. È l’algoritmo che programma il lavoro dell’operatore e ne valuta il servizio reso. Poi, a partire da quella valutazione si deciderà se il rider, o più in generale il lavoratore di piattaforme digitali, lavorerà ancora oppure no.
Su queste storture di sistema interviene la direttiva che la Commissione sta per approvare. Oltre a modificare lo status dei lavoratori di piattaforme, obbligando di fatto le società ad assumerli, il provvedimento stabilisce che l’insieme dei parametri che regolano l’algoritmo siano resi noti al dipendente con una comunicazione formale.
L’inversione di rotta di Bruxelles si ispira al modello spagnolo e alla giurisprudenza di altri paesi europei, che hanno sancito il riconoscimento del lavoro subordinato, per queste categorie di lavoratori.
In Spagna, Germania e Francia i giudici hanno deciso che non si possa parlare di lavoro dipendente quando a stabilire la giornata lavorativa è un algoritmo. Resta al datore di lavoro dimostrare il contrario. Ma se il lavoratore in questione non corre il rischio di impresa, e non decide il prezzo del prodotto, non potrà essere considerato autonomo.Così, a breve, dovrebbe essere anche per gli altri paesi dell’Unione.
La misura al momento deve essere varata dalla Commissione e approvata dal Parlamento e dal Consiglio. Dopo i paesi dovranno attuarla. In Italia, solo un giudice, a Palermo, ha riconosciuto lo status di dipendente a un ciclo-fattorino che aveva fatto causa a Glovo per poter essere riassunto.
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