Secondo i media ucraini i russi avrebbero usato quattro missili da crociera del tipo "Kalibr" di cui due hanno colpito le infrastrutture portuali. Duro il commento del ministero degli esteri ucraino «Il missile russo è lo sputo di Vladimir Putin in faccia a chi ha cercato di raggiungere un accordo». Condanna anche dall’Onu
Sembra svanire in fretta la speranza di un primo accordo tra l’Ucraina e la Russia. Kiev ha accusato infatti Mosca di aver lanciato quattro missili su Odessa colpendo il porto commerciale, cruciale per l'accordo sul grano firmato ieri a Istanbul.
Secondo i media ucraini i russi avrebbero usato dei missili da crociera del tipo "Kalibr". Mentre politici locali hanno riferito che due missili sono stati abbattuti dalle forze di difesa antiaeree, mentre due hanno colpito le infrastrutture del porto, non provocando vittime.
Ora c’è incertezza sul futuro dell’accordo di Istanbul.
Le reazioni ucraine
Zelensky in un video pubblicato su telegram ha affermato che l’attacco «Dimostra solo una cosa: non importa cosa dica o prometta, la Russia troverà il modo di non attuare quello che si era stabilito». Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Esteri, su facebook aveva sottolineato ieri mattina l’importanza per l’Ucraina «di una rigorosa attuazione degli accordi per la riapertura di tre porti che affacciano sul mar Nero: Odessa, Chornomorsk e Yuzhnoye». Chiedendo l’intervento delle Nazioni Unite e della Turchia come garanti che la Russia rispetti i propri obblighi. Nikolenko aveva inoltre definito l’attacco missilistico uno «sputo di Vladimir Putin in faccia al segretario generale dell’Onu António Guterres e al presidente della Turchia Recep Tayyp Erdogan che hanno compiuto enormi sforzi per raggiungere un accordo e ai quali l’Ucraina è grata». Al di là delle dichiarazioni molto forti sembra però che i preparativi per rimettere in funzione i porti ucraini stiano andando avanti.
Le reazioni dell’Onu, Ue e Stati Uniti
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato senza mezzi termini l'attacco russo al porto ucraino di Odessa sostenendo che «Questi prodotti sono assolutamente necessari per affrontare la crisi alimentare globale e alleviare le sofferenze di milioni di persone bisognose in tutto il mondo. La piena attuazione dell'accordo» sull'export del grano siglato ieri a Istanbul «da parte della Federazione di Russia, Ucraina e Turchia è imperativa».
Condanne dure anche dall' Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell e da parte del commissario Ue, Paolo Gentiloni che hanno sottolineato come il bombardamento avvenuto oggi, ad un solo giorno dalla firma degli accordi di Istanbul, «dimostra ancora una volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni internazionali».
L'ambasciatore degli Stati Uniti a Kiev ha affermato che Mosca dovrebbe essere ritenuta responsabile di quello che ha definito un "oltraggioso" attacco russo nella città portuale di Odessa. Ha inoltre sottolineato come Putin stia continuando ad utilizzare il cibo come arma.
Mosca nega l’attacco
Intanto il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar ha riferito come i russi neghino ogni forma di attacco: «ci hanno detto che non hanno assolutamente nulla a che fare con questo attacco e che stanno esaminando la questione da vicino». Akar ha anche riferito di aver avuto un colloquio telefonico con il collega della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov e con il ministro delle Infrastrutture Aleksandr Kubrakov, i quali hanno dichiarato che nell'attacco è stato colpito uno dei silos, ma non ci sono state conseguenze sulla capacità di carico e sulle banchine del porto e dunque le attività possono continuare.
L’importanza dell’accordo di Istanbul
L’accordo firmato venerdì, già violato dalla Russia, mira alla ripresa del commercio del grano tramite la riapertura di tre grandi porti ucraini: Odessa, Yuzhne e Chornomorsk. Le navi dovrebbero poter scaricare le merci in Turchia prima di essere redistribuite nel mercato mondiale. Si stima che fossero 5 milioni di tonnellate di grano al mese quelle che transitavano dall’Ucraina prima della guerra.
Erdogan sembra ottimista che l’accordo rimanga in vigore e ha dichiarato ieri nel pomeriggio alla Tass «le esportazioni di grano attraverso il mar Nero inizieranno nei prossimi giorni, così daremo un importante contributo al superamento della crisi alimentare globale».
Attacchi a Kirovograd
Andriy Raikovych, governatore della regione di Kirovograd, a ovest di Dnipro, ha riferito ai media ucraini come almeno tre persone, tra cui un soldato ucraino, sarebbero state uccise dall’attacco missilistico che ha colpito un'infrastruttura ferroviaria e un aeroporto militare nell'Ucraina centrale. Oltre al militare «due guardie in una sottostazione elettrica sono rimaste uccise nell'attacco» ha specificato il politico locale.
I due volontari americani in Donbass
Il Dipartimento di Stato americano ha confermato la morte di due cittadini americani in Donbass, Ucraina. Secondo i funzionari statunitensi, le due vittime stavano combattendo come volontari con le truppe ucraine. L’agenzia ha anche detto di essere in contatto con le famiglie ma di non voler aggiunger altre informazioni: «Per rispetto delle famiglie in questo momento difficile». A dare la notizia è Abc News.
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