Non è ancora chiaro lo stato di salute dello scrittore di origine indiane, naturalizzato britannico. Negli anni ha già subìto una serie di minacce di morte dopo la pubblicazione di una sua nota opera
Lo scrittore Salman Rushdie è stato aggredito e ferito al collo con un’arma da taglio nello stato di New York. Il vincitore del Booker Prize stava parlando a un evento della Chautauqua Institution, quando alcuni testimoni, come riporta la Bbc, hanno raccontato di aver visto un aggressore colpire Rushdie, che attualmente si trova in chirurgia.
Il comunicato della polizia sull’accaduto
«Il 12 agosto 2022, intorno alle 11 del mattino, un uomo sospetto è salito sul palco e ha attaccato Rushdie e un intervistatore. Rushdie ha riportato un’apparente ferita da taglio al collo ed è stato trasportato in elicottero in un ospedale della zona. Le sue condizioni non sono ancora note. L'intervistatore ha riportato una lieve ferita alla testa», scrive in un comunicato la polizia di New York.
Le minacce di morte
Rushdie, è uno scrittore, saggista e attore indiano naturalizzato britannico, autore di opere di narrativa in gran parte ambientate nel subcontinente indiano, e ha già subìto negli anni minacce di morte dopo aver scritto I versetti satanici.
Il suo libro è stato pubblicato nel 1988 e soprattutto in Iran è stato oggetto di censura. L’allora Ayatollah Khomeini aveva addirittura emanato una fatwa, ovvero un editto, che chiedeva la morte di Rushdie. Il suo romanzo è considerato blasfemo da molti musulmani nonostante Rushdie ha sempre respinto le accuse.
Tuttavia, le minacce lo hanno costretto a vivere nascosto per circa nove anni della sua vita.
Il Consiglio musulmano della Gran Bretagna ha condannato l’attacco a Rushdie. «Una simile violenza è sbagliata e l’autore deve essere consegnato alla giustizia», si legge in un tweet. Anche il premier britannico Boris Johnson ha condannato l’accaduto:
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