Il nuovo direttore della fondazione di arte contemporanea aveva pubblicato su Libero, il 3 luglio 2022, un articolo in cui scriveva una serie di riflessioni e teorie misogine e sessiste partendo dall’unione della coppia: «Ho come l’impressione che le donne si uniscano e si sposino tra loro a causa della conclamata crisi identitaria del maschio italiano»
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha nominato il critico d’arte Luca Beatrice nuovo presidente della Quadriennale di Roma, fondazione che mira a promuovere l’arte contemporanea, ringraziando il predecessore, Umberto Croppi, per l’attività svolta. È l’ultima di una serie di nomine con cui il ministro ha rinnovato la guida di alcuni dei più importanti musei italiani, come la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Galleria nazionale di Roma e la Pinacoteca di Brera a Milano. Componenti del consiglio di amministrazione, che verrà integrato con i rappresentanti della regione e del comune di Roma, sono Katia Gruppioni e Giancarlo Abete, su designazione della Camera di Commercio di Roma.
L’articolo su libero
Curatore e critico d’arte contemporanea, Beatrice il 3 luglio 2022 scriveva su Libero, in occasione del matrimonio tra Francesca Pascale e Paola Turci, che non c’era «niente di strano a praticare la bisessualità e neppure a scegliere la propria vera identità quando si è maturi, anche se la confusione è più tipica dell’adolescenza», sottolineando che in questo caso specifico aveva «come l’impressione che le donne si uniscano e si sposino tra loro a causa della conclamata crisi identitaria del maschio italiano. Basta vederli questi tipi nuovi quando accompagnano i figli all'’asilo, verbosi, logorroici, in atteggiamento da mammi partecipano alle chat di classe con messaggi illeggibili».
Sarebbe quindi una crisi di identità del modello maschile imposto a determinare l’orientamento sessuale di una donna. Scriveva Beatrice: «Sensibili, indecisi, piagnucolanti, francamente insopportabili, le loro donne sono costrette a supplirne la mancanza di nerbo con decisionismo innaturale. Non è bastato già ripiegare sull’ascaro invasore, le donne di oggi non riescono più a rintracciare compagni spiritosi, cazzaroni, generosi, spacconi ma comunque affidabili, insomma come eravamo un tempo. Mi pare evidente che dopo il campione assoluto di una tendenza comunque precisa, pregi e difetti compresi, Francesca Pascale si sia innamorata di un’altra rockstar non giovanissima». E ancora, parlando sempre dell’ex fidanzata di Silvio Berluscon: «Le piacciono quei tipi/tipe lì, è una femmina tradizionale in fondo e proprio non si può darle torto».
All’articolo del neodirettore della Quadriennale di Roma aveva reagito Labodif, istituto di ricerca e formazione specializzato nello studio delle differenze, con un post su Instagram: «Potevamo scegliere di non parlarne. Invece è importante dirlo ad alta voce. Che lettura fuori strada. Che ammassi di pregiudizi. Quanta #misoginia condita da ignoranza e mancanza di rispetto. #Lesbiche sono le #donne che amano le donne non che rifiutano gli #uomini. È una scelta, non una seconda scelta. Quanto poco rispetto anche per se stessi. Gli #uomini per fortuna non sono tutti come li vorrebbe chi ha scritto questo gruppetto di frasi».
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