Si tratta di agenti della polizia penitenziaria e funzionari del Dap. Per uno degli imputati è stato chiesto il proscioglimento
La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 107 persone, in particolare agenti della polizia penitenziaria e funzionari del Dap, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, per le violenze avvenute nell'aprile del 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta.
- La richiesta è avvenuta nel corso dell'udienza preliminare davanti al gup Pasquale D'Angelo; per un altro agente coinvolto è stato richiesto poi il proscioglimento, che si aggiunge ad altre dodici analoghe richieste avanzate dalla procura alcuni mesi fa. Due imputati hanno chiesto di poter accedere al rito abbreviato. In totale gli indagati inizialmente erano 120.
- Il 6 aprile 2020 quasi 300 agenti penitenziari, provenienti anche da altri istituti, entrano nel carcere Francesco Uccella di S. Maria Capua Vetere e per oltre 4 ore avevano picchiato e torturato i detenuti, tra loro c’era anche un disabile.
- Il 15 dicembre scorso era iniziata l’udienza preliminare davanti al giudice Pasquale D’angelo, per l’esame delle richiese di giudizio avanzate dalla procura. La procura aveva chiesto il giudizio per 108 persone con le accusate a vario titolo di tortura aggravata, maltrattamenti, abuso di autorità, falso e anche depistaggio.
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