Antonello Giannelli, dell’Associazione nazionale dei presidi, ha reso noti i risultati di un sondaggio sul numero di classi in Dad e in Did, nella giornata di venerdì 21 gennaio. Hanno risposto 1,3 mila dirigenti scolastici
L’Associazione nazionale dei presidi (Anp) ha presentato i dati di un sondaggio effettuato presso gli iscriti all’associazione, relativo al numero delle classi che nella giornata di venerdì 21 gennaio erano in in Dad (didattica a di stanza) e in Ddi (didattia digitale integrata).
- Al sondaggio hanno risposto 1300 dirigenti scolastici (il totale dei dirigenti scolastici italiani è circa 8mila). «Il 38 per cento delle classi – ha osservato Antonello Giannelli, presidente di Anp – era in qualche modo assente».
- Nello specifico per quanto riguarda le scuole dell’infanzia era in dad circa il 32 per cento delle classi, mentre nelle scuole elementari lo era il 23 per cento. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado, invece, dove è prevista anche la didattica digitale integrata, «con una popolazione in larga parte vaccinata – come ha sottolineato il presidente – la percentuale di Dad scende al 9 per cento, cui si contrappone un 29 per cento di classi in Ddi. Per quanto riguarda il personale docente e Ata la media nazionale degli assenti si attesta intorno al 7 per cento».
- «Da settimane denunciamo il caos nel quale sono costrette a lavorare le scuole e la necessità di semplificare le misure di gestione dei casi di contagio», ha osservato Giannelli, che ha aggiunto: «Apprezziamo, quindi, la dichiarazione odierna del sottosegretario Costa riguardante la necessità di “mettere in atto una semplificazione delle regole per le scuole”. Speriamo sia la volta buona».
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