L’autodromo promette «verifche» anche con i «partner commerciali» e promette di «assumere provvedimenti». Su Domani, Selvaggia Lucarelli aveva raccontato la disorganizzazione dell’evento, tra mancanza di sicurezza e code infinite per i bagni e per acquistare da bere
L’Autodromo nazionale di Monza ha espresso oggi con un messaggio su Facebook il «proprio rammarico» per «disagio di quanti, fra i tantissimi tifosi accorsi all’ultimo GP d’Italia, sarebbero incappati in taluni inconvenienti» e promette «una rigorosa verifica» per «accertare e approfondire l’origine di eventuali criticità e assumere i conseguenti provvedimenti perché ciò non si ripeta in futuro».
Il messaggio di scuse arriva dopo l’articolo di Selvagia Lucarelli, pubblicato da Domani, in cui si denunciavano le condizioni di caso e disorganizzazione che hanno caratterizzato il Gran premio di Formula uno che si è svolto lo scorso fine settimana, nel centenario dell’autodromo.
Durante il Gran premio, racconta Lucarelli, «era proibito portare bottiglie e borracce, quindi si poteva acquistare da bere solo nei punti vendita dentro l’area, che erano insufficienti. Il risultato è che col caldo la gente ha dovuto fare file anche di ore, con bambini stremati e persone che si sentivano male o si lamentavano per la disorganizzazione».
Difficile anche la situazione dei servizi igienici che «erano pochissimi, davanti si sono create file di un’ora e, a sentire chi è riuscito ad entrarci, le condizioni igieniche erano a dir poco disastrose». Non solo, tra i problemi più grossi Lucarelli segnalava anche «le enormi file all’ingresso (un unico percorso) e uscita, con gente che scavalcava le transenne, migliaia di persone stipate anche nel sottopassaggio e un’attenzione per la sicurezza più che discutibile (come sarebbero riusciti a gestire un deflusso rapido in caso di allarme?)».
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