Mattarella è stato rieletto per un secondo mandato: sono oltre 40 anni che partecipa alla vita politica del paese, un impegno legato alla morte del fratello Piersanti, ucciso nel 1980 da Cosa Nostra
Sergio Mattarella è stato riconfermato alla presidenza della Repubblica dopo giorni di trattative e disaccordi nella maggioranza. Da 40 anni Sergio Mattarella partecipa alla vita politica italiana e la sua storia personale si è spesso intrecciata con quella del nostro paese.
La carriera
Nato il 23 luglio 1941 a Palermo, si laurea in Giurisprudenza a Roma all’università La Sapienza con il massimo dei voti. Inizia la carriera come professore di diritto costituzionale all’università di Palermo. Ha militato, come il fratello Piersanti, nell’Azione cattolica e nella Federazione universitaria cattolica italiana.
Nel 1980 Piersanti Mattarella, presidente della regione Sicilia nelle liste della Democrazia cristiana, viene ucciso da Cosa Nostra. Da allora aumenta l’impegno politico di Sergio, che entra nella Dc e viene eletto nel 1983 per la prima volta alla Camera dei deputati. Rimane deputato fino al 2008, prima nelle file della Dc, poi con il Partito popolare italiano e infine nelle Margherita e nell’Ulivo.
Più volte ministro, Mattarella assume il primo incarico governativo nel 1987, come ministro per i Rapporti con il parlamento nei governi Goria e De Mita. Nel 1990 si dimette dalla carica di ministro della Pubblica istruzione nel sesto governo Andreotti perché in disaccordo con la decisione del governo di apporre la fiducia sul disegno di legge Mammì. Una legge che riformava il sistema radiotelevisivo italiano, ma che nei fatti legittimava il duopolio del sistema televisivo, dominato dalla Rai e dalle televisioni private di Silvio Berlusconi.
Il nome di Mattarella appare anche nel novero delle leggi elettorali: conosciuta come Mattarellum, nome attribuito alla legge elettorale dal politologo Sartori, è stata usata in tre differenti elezioni, nel 1994, nel 1996 e nel 2001, e ha condotto il sistema elettorale italiano da proporzionale a maggioritario.
Vicepresidente del consiglio nel governo D’Alema e ministro della Difesa nei governi D’Alema e Amato, durante il suo mandato è stata abolita la leva militare obbligatoria. Nel 2011 viene eletto dal parlamento giudice della Corte Costituzionale fino al 2015 quando viene eletto presidente della Repubblica a maggioranza assoluta al quarto scrutinio.
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