L’ultima girandola di nomine nei servizi segreti porta la firma della presidente del Consiglio con scelte inattese e dirompenti. Giorgia Meloni ha nominato i nuovi vice di Aisi e Dis a pochi mesi dalla scelta del vertice dell’Agenzia di sicurezza interna che già aveva provocato non poche polemiche. Ma chi sono i prescelti?

L’inquilina di palazzo Chigi ha nominato Giuseppe Del Deo nuovo numero due del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che coordina le due agenzie, Aise e Aisi. Del Deo, fino al prossimo due settembre, resterà vicedirettore proprio dell’Aisi prima di lasciare il suo posto a Vittorio Rizzi, attuale numero due della polizia di Stato.

La parabola di Del Deo

Il nuovo incarico di Del Deo è quello che sorprende di più, visto che pochi mesi fa era in procinto di diventare numero uno dell’Agenzia di sicurezza interna, prima di vedersi superare nelle preferenze da Bruno Valensise. Da un ruolo operativo di vertice a uno di coordinamento nel giro di pochi mesi. Ex ufficiale dell’esercito, è stato promosso vicedirettore dell’Aisi, esattamente un anno fa, per volontà di Meloni in persona. Ad apprezzarlo non era solo la prima ministra, ma anche il capo della Polizia, Vittorio Pisani, i ministri Matteo Piantedosi e Guido Crosetto che spingevano per metterlo sulla poltrona di direttore.

Per anni capo del Nef, il reparto economico-finanziario dell’Aisi, Del Deo ha gestito con accortezza e capacità le intercettazioni preventive, ascolti utilizzati dai servizi per “proteggere” gli interessi economici e politici del paese, considerato profondo conoscitore della macchina dell’intelligence e dei suoi segreti.

Scettici sulla sua eventuale promozione al vertici dell’Agenzia più potente d’Italia erano il sottosegretario Alfredo Mantovano e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. A distanza di pochi mesi da quella promozione sfumata ora arriva un nuovo colpo di scena nella carriera di Del Deo che si accomoda sulla poltrona del dipartimento che si occupa di coordinare Aise e Aisi, le agenzie di sicurezza esterna e interna.

A pesare, allora come oggi, potrebbe essere stata la gestione della vicenda, svelata da questo giornale, accaduta nella notte tra il 30 novembre e il primo dicembre davanti alla residenza della presidente del Consiglio. Nei paraggi della villa della premier due uomini, a tarda notte, avevano trafficato intorno all’auto dell’ex compagno di Meloni, Andrea Giambruno. Notati dagli agenti che si occupano della sorveglianza avevano mostrato degli identificativi prima di andare via e dileguarsi nel cuore della notte. Quello che è accaduto successivamente ha avuto certamente un ruolo nella scelta dei vertici dei servizi.

Dopo l’episodio sono state avviate due indagini parallele. La prima seguita direttamente dal procuratore capo Franco Lo Voi che, a quanto risulta a Domani, ha approfondito anche i contatti dei due sospettati avuti nei giorni precedenti alla strana incursione, un’altra è stata gestita direttamente dagli uomini di Del Deo. Cosa hanno scoperto?

I possibili sospetti sono stati identificati. Si tratterebbe di due agenti segreti in forza all’Aisi che fanno parte della nutrita scorta di Meloni, che sono stati subito trasferiti. Ma, dopo due mesi, si è scoperto che non c’entravano niente ed è stata avanzata l’ipotesi di due ricettatori che improvvidamente si erano messi a frugare nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un guazzabuglio sul quale non è stata fatta ancora piena luce, ma che ha influito sulla girandola di nomine ai vertici dei servizi e che potrebbe aver avuto un ruolo anche nell’ultima decisione della premier.

La versione ufficiale è comunque un’altra: si tratterebbe unicamente di una decisione finalizzata a perfezionare ulteriormente il coordinamento tra le due agenzie scegliendo un alto profilo per questo delicato incarico.

Di certo è un ridimensionamento di Del Deo che passa da un ruolo operativo a uno più organizzativo. A pesare potrebbe essere stata anche la convivenza con il numero uno dell’Aisi, Bruno Valensise. Una scelta che consentirà una più tranquilla gestione della macchina operativa. Del Deo sarà il vice della direttrice Elisabetta Belloni e lascerà il posto a Rizzi, fino a questo momento numero due della polizia di Stato. Polizia che adesso avrà un “rappresentante” alla guida dei servizi.

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