A pochi giorni dalla partenza del convoglio che da Torino attraverserà il paese trasportando gli emigrati, fa discutere l'affidamento della campagna di comunicazione del progetto. L'incarico, per 46.550 euro, è andato a una società vicina al partito di Meloni e all’assessore regionale Aricò, che replica: «Davanti a una pagina di buona politica non si cerchi il pettegolezzo». Il Pd: «Se proprio non si vogliono fare i bandi, almeno si applichi la turnazione delle società. Sarebbe un raro segnale di correttezza»
Il treno che riporterà a casa i fuorisede siciliani a Natale, senza passare dall'ennesimo salasso imposto dalle compagnie aeree, rischia di trasformarsi in un nuovo capitolo della discutibile storia su come il governo Schifani e la maggioranza di centrodestra che guida la regione gestiscono le risorse pubbliche.
A meno di dieci giorni dalla partenza del Sicilia Express, il convoglio che da Torino attraverserà il paese trasportando gli emigrati, e tra loro anche qualcuno che siciliano non è ma che ne approfitterà per raggiungere altre regioni del Meridione, a fare discutere è l'affidamento della campagna di comunicazione del progetto.
Dopo il caso Auteri – il deputato di Fratelli d'Italia che ha fatto arrivare finanziamenti ad associazioni culturali a lui vicine –, Domani ha scoperto che l'incarico è andato a una società vicina a Fratelli d'Italia, o prima ancora a Diventerà Bellissima, il movimento dell'ex governatore e oggi ministro della Protezione civile Nello Musumeci poi confluito nel partito di Giorgia Meloni.
L’affidamento per la campagna di comunicazione
Dei 200mila euro che l'assessorato regionale ai Trasporti, guidato dal meloniano Alessandro Aricò, ha stanziato per il Sicilia Express, 46.550 euro sono stati destinati al finanziamento delle “spese per informazione, comunicazione del servizio”.
A beneficiare dell'affidamento diretto è stata la Bibi Srls, agenzia di marketing palermitana che ha come soci il 30enne Jore Di Prima e la 35enne Roberta De Filippis.
Di Prima, nel 2019, fu eletto a Palermo coordinatore cittadino dei giovani di Diventerà Bellissima. A margine del congresso a intervenire era stato anche Alessandro Aricò: «Un grazie di cuore a questi fantastici ragazzi che stanno dimostrando di saper fare politica, incarnando i valori e gli obiettivi di Diventerà Bellissima», si legge in una nota stampa diffusa al tempo dal partito. Sui social il 30enne più volte, tra video, foto e ricondivisione di tweet, in questi anni non ha mancato di mostrare la propria vicinanza ad Aricò.
Roberta De Filippis, invece, è figlia di Santi De Filippis, ex dipendente dei gruppi parlamentari all'Ars. Nel profilo Facebook, l'uomo oggi si presenta come «pensionato presso Fratelli d'Italia Gruppo parlamentare Assemblea regionale siciliana». La 35enne è anche sorella di Eduardo De Filippis, in passato consigliere in una circoscrizione del Comune di Palermo, poi esponente di Diventerà Bellissima, nella scorsa legislatura assistente parlamentare di uno dei deputati del movimento di Nello Musumeci.
«Guardi, mi informerò. Non è una vicenda che ho seguito direttamente – replica l'assessore Aricò a Domani – Comunque parliamo di cifre così basse, tutto il progetto Sicilia Express costerà meno di una sagra e vorrei che questa iniziativa venisse valutata nel rapporto costi-benefici. Con un investimento contenuto stiamo dando la possibilità a tantissimi siciliani di trascorrere le vacanze natalizie a casa, pagando un biglietto dal prezzo contenuto. Spiace che davanti a una pagina di buona politica che questo governo sta scrivendo si finisca sempre per cercare il pettegolezzo».
Biglietti venduti in mezz’ora
Il Sicilia Express avrà come partner la Treni Turistici Italiani, società del gruppo Ferrovie dello Stato. «C'è chi si era subito affrettato a parlare di carro bestiame e invece abbiamo realizzato un'iniziativa che sarà anche un'esperienza gradevole da vivere e contiamo di replicare anche in futuro, proprio per l'apprezzamento che ha ricevuto», aggiunge l'assessore ai Trasporti.
Che poi, in merito all'affidamento alla Bibi, aggiunge: «Se siamo riusciti a vendere i biglietti in mezz'ora forse il merito sarà stato anche di una comunicazione efficace e che neanche è costata chissà quanto. Ho visto in passato preventivi molto più alti presentati anche alla regione e non saprei dirle se i risultati ottenuti siano stati proporzionali alla spesa».
Nel decreto di aggiudicazione il servizio richiesto alla Bibi viene definito «di comunicazione coinvolgente e strategica», ma non è chiaro se la società di Di Prima e De Filippis sia stata scelta dopo un confronto tra più preventivi.
Dal provvedimento si ricavano alcune date: il 22 novembre la regione decide di optare per l'affidamento diretto per la promozione del progetto, mentre il 25 novembre arriva negli uffici “la proposta progettuale con allegato preventivo di spesa” della Bibi.
Il giorno dopo Aricò e il governo presentano alla stampa il Sicilia Express. «Ritengo che quando in ballo ci siano affidamenti di valore così contenuto sia accettabile, come peraltro previsto dal codice degli appalti, che i soggetti chiamati a scegliere facciano riferimento a operatori economici di fiducia. Non so se siano stati confrontati preventivi in questo caso, non me ne sono occupato», chiosa l’assessore.
Nel decreto di affidamento non è chiaro se e come sia stata valutata l'affidabilità della Bibi: la società risulta costituita lo scorso marzo.
Il Pd: «Più trasparenza nella gestione dei fondi pubblici»
Sul caso sollevato da Domani è arrivata la reazione del Pd, tramite la deputata Giovanna Iacono: «Il governo Musumeci - Schifani in questi anni non ha creato nessuna opportunità per i giovani siciliani che vorrebbero restare a vivere e lavorare nella loro isola. Non ha neppure risolto il drammatico problema dei costi per il rientro a casa durante le festività. E non può essere certamente il treno speciale una tantum la soluzione. Però mostra solerzia ed efficienza quando si tratta di spendere e spandere in propaganda, magari con affidamenti - a quanto si apprende da un articolo sul quotidiano “Domani” - ad aziende che sembrano in qualche modo vicine ad ambienti di Fratelli d’Italia».
«Auspichiamo massima chiarezza su quanto avvenuto – continua Iacono – e, in generale, sulle modalità di affidamento delle campagna di promozione delle iniziative istituzionali della regione Sicilia. Se proprio non si vogliono fare i bandi, consentendo a tutti di partecipare, sulla base di criteri oggettivi e trasparenti, che almeno si applichi la turnazione delle società. Sarebbe un raro segnale di correttezza».
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