Dopo la fuga in aereo del presidente Rajapaksa, i manifestanti hanno iniziato a lasciare gli edifici istituzionali che sono stati occupati appena saputa la notizia delle sue dimissioni
I manifestanti in Sri Lanka hanno deciso di lasciare gli edifici del governo che avevano occupato dopo che il presidente, Gotabaya Rajapaksa ha rassegnato le sue dimissioni via mail. L’ex presidente cingalese che si trova ancora alle Maldive, dove è fuggito nelle primissime ore di ieri a bordo di un aereo militare.
Il presidente aveva intenzione di imbarcarsi alla volta di Singapore, ma ha rinunciato «per ragioni di sicurezza» e sta attendendo di imbarcarsi su un aereo privato. Prima di lasciare il paese Rajapaksa aveva nominato come suo successore temporaneo il primo ministro Ranil Wickremesinghe.
Lo stato d’emergenza
Ieri si sono registrate manifestazioni sia a Colombo, nello Sri Lanka, sia nella capitale delle Maldive, Male, dove cittadini e immigrati singalesi si sono riuniti di fronte alla residenza presidenziale per chiedere il rimpatrio di Rajapaksa. Il governo dello Sri Lanka ha proclamato lo stato di emergenza ieri, 13 luglio, in risposta alle nuove proteste innescate nel Paese dalla fuga.
Secondo la polizia ci sarebbe stato un morto e 84 feriti negli scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine.
Il presidente del parlamento singalese, Mahinda Yapa Abeywardena, ha frattanto riferito di non aver ancora ricevuto le dimissioni promesse dal presidente 73enne, e si è augurato che la rinuncia formale alla carica giunga in giornata.
Il paese di 22 milioni di abitanti è in grave difficoltà economica. La ragione principale è la mancanza di riserve in valuta estera, e le autorità sono state costrette a limitare anche l’acquisto di beni essenziali come carburanti, alimenti, medicine. È la peggior crisi economica attraversata dal paese dalla sua indipendenza, nel 1948. L’inflazione ha raggiunto il 54,6 per cento nel mese di giugno e, stando alle stime, potrebbe arrivare al 70 per cento nei mesi prossimi.
Il parlamento dovrebbe individuare un nuovo presidente il 20 luglio. Il partito di maggioranza vorrebbe confermare Wickremesinghe, anche se la corsa è ancora aperta, mentre l’opposizione punterebbe sul suo leader Sajith Premadasa, figlio di un ex presidente.
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