Un uomo è entrato in una scuola di Uvalde, nell’area di San Antonio, con due armi semiautomatiche e ha aperto il fuoco su studenti e insegnanti. L’attentatore ha ucciso almeno 19 bambini e due adulti, prima di essere a sua volta ucciso da un agente della polizia di frontiera sul luogo. Biden: «Dobbiamo agire»
FOTO
Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
Il 18enne Salvador Ramos di Uvalde, cittadina di 16mila abitanti a sud di San Antonio, è entrato nell’edificio della Robb Elementary School e ha iniziato a sparare con armi semiautomatiche che aveva comprato poco dopo aver compiuto 18 anni. Ha ucciso almeno 19 bambini e due maestre. Per la Cnn, tutte le vittime facevano parte della stessa classe. È la strage scolastica più grave negli Stati Uniti dai tempi del massacro di Sandy Hook, nel 2012.
Dopo la strage l’attentatore è stato ucciso da un agente della polizia di frontiera sul posto. Prima di arrivare alla scuola elementare Ramos ha sparato a sua nonna 66enne, a casa sua, le cui condizioni sono gravi.
Il discorso di Biden
«Ha ucciso in modo orribile e incomprensibile», ha detto il governatore del Texas, Greg Abbott. In un breve, teso di discorso alla Casa Bianca al ritorno dal suo viaggio in Asia, il presidente, Joe Biden, ha criticato duramente la diffusione di armi d’assalto che insanguinano da decenni l’America: «Dove abbiamo messo, in nome di Dio, il coraggio di fare di più e di opporci alle lobby?», ha detto Biden: «È il momento di trasformare il dolore in azione».
Il presidente ha aggiunto: «Che Dio sia vicino a chi oggi ha il cuor e spezzato e possa salvare quelli che sono distrutti nello spirito».
Nelle ultime due settimane negli Stati Uniti si sono verificati altri attacchi sanguinari. Solo undici giorni fa a Buffalo un uomo ha ucciso dieci persone in un supermercato, mentre il giorno dopo in un attacco all’interno di una chiesa presbiteriana a Laguna Woods, in California, è stata uccisa una persona e altre cinque sono rimaste ferite.
Il numero di armi in Texas
Il procuratore generale del Texas Ken Paxton, alleato di Donald Trump, ha rilanciato l’idea di armare gli insegnanti: «Non possiamo fermare i cattivi dal fare cose brutte. Ma possiamo armare e preparare gli insegnanti a rispondere rapidamente. Secondo me questa è la risposta migliore».
Nel 2021, solo nello stato del Texas, erano un milione le armi registrate, primo in classifica negli Stati Uniti.
Le reazioni internazionali
«Ho il cuore affranto per la strage nella scuola elementare in Texas. Prego per i bambini, per gli adulti uccisi e per le loro famiglie. È tempo di dire basta al traffico indiscriminato delle armi! Impegniamoci tutti perché tragedie così non possano più accadere», ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale.
Diversi i messaggi di cordoglio dei vari leader internazionali. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in un tweet ha scritto: «I miei pensieri vanno al popolo degli Stati Uniti per l’orribile attacco in Texas. Straziato dall’insensata perdita di così tante vite innocenti alla Robb Elementary School di Uvalde. Le mie più sentite condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime».
Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato: «Sono profondamente rattristato dalla notizia dell’omicidio di bambini innocenti in Texas. Sincere condoglianze alle famiglie delle vittime, al popolo degli Stati Uniti e al presidente Biden per questa tragedia. Il popolo ucraino condivide il dolore dei parenti e degli amici delle vittime e di tutti gli americani».
Chi è il killer
Il 18enne Salvador Ramos è il ragazzo che è entrato nella scuola e ha sparato contro tutto ciò che gli si parava davanti. Secondo quanto scrive il Washington Post, Ramos, ex alunno della Robb Elementary School, era stato bersaglio di atti di bullismo, a causa della sua balbuzie. Un suo vecchio amico, Stephen Garcia, ha dichiarato: «Veniva preso di mira dai suoi coetanei in classe, sui social network e per strada, ma era un ragazzo timido e simpatico. Aveva solo bisogno di uscire dal suo guscio».
Lavorava in una catena di ristoranti, Wendy’s, in un punto vendita vicino alla scuola. Il manager del locale, Adrian Mendes, lo ha definito «un tipo silenzioso» che «non diceva molto e non socializzava con altri dipendenti».
Solo qualche giorno fa Ramos ha mandato delle foto di armi e munizioni a un suo ex compagno di classe, e poche ora prima di compiere l’attacco ha inviato dei messaggi criptici a una sconosciuta dal suo profilo Instagram.
Le iniziative di solidarietà
A poche ore dalla tragedia che ha scosso Uvalde, sono partite alcune piccole o grandi iniziative solidali. Due pompe funebri locali, Hillcrest Memorial Funeral Home e Rushing-Estes-Knowles Mortuary, hanno dichiarato sui social media che non avrebbero addebitato alle famiglie delle vittime i loro servizi funebri.
GoFundMe ha istituito un hub per chi vuole donare in sicurezza per delle raccolte fondi a favore delle persone coinvolte nella sparatoria. C’è anche quella di VictimsFirst, una rete di famiglie dei defunti e sopravvissuti a precedenti sparatorie di massa.
Il South Texas Blood and Tissue, che ha fornito sangue nell’emergenza post sparatoria, ha organizzato un viaggio presso l’Herby Ham Activity Center dove sarà possibile donare sangue dalle 9:00 alle 14:00 ora locale.
Allo stesso modo, anche lo University Health, un ospedale universitario a San Antonio dove almeno quattro vittime stanno ricevendo cure, ha incoraggiato il pubblico a donare il sangue: «La tua donazione può aiutare a garantire forniture disponibili per le vittime di questa tragica sparatoria», ha affermato l’’ospedale.
L’organizzazione San Antonio Legal Services Association sta invece cercando avvocati volontari per assistere le vittime della sparatoria e le loro famiglie per tutte le esigenze legali nelle prossime settimane.
© Riproduzione riservata