Dal 14 marzo è partita la distribuzione delle pistole elettriche a polizia, carabinieri e guarda di finanza in alcune città italiane. Ma «è un’arma e deve essere usata in situazioni assolutamente eccezionali», evitandone un utilizzo «improprio»
Entro la fine di marzo, la polizia, i carabinieri e la guardia di finanza di 18 città italiane saranno dotati di oltre quattromila taser, pistole elettriche non letali. Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, ha raccomandato su Twitter di usare «con estrema cautela e in situazioni assolutamente eccezionali» il taser, perché, ha ricordato «è un arma».
- Il Garante ha invitato le autorità preposte a «vigilare con grande attenzione al fine di evitarne un improprio utilizzo che può avere gravi conseguenze per la salute soprattutto dei soggetti più deboli o addirittura configurare un trattamento in violazione di obblighi nazionali e internazionali». E ha ricordato «l’obbligo del suo non impiego in luoghi chiusi privativi della libertà personale», raccomandandone «la speciale cautela nel suo utilizzo nei confronti di persone di particolare vulnerabilità psichica o comportamentale».
- La pistola elettrica è stata già distribuita alle forze di pattugliamento di Milano, Bari, Bologna, Brindisi, Firenze, Reggio Calabria e Roma. Nel corso del mese arriverà in altre undici città. A disposizione 4.482 taser, per le 14 città metropolitane e altri quattro capoluoghi di provincia: Caserta, Brindisi, Reggio Emilia e Padova.
-
Si tratta di un’arma non letale che scarica degli impulsi elettrici per cinque secondi, capaci di immobilizzare i muscoli della persone colpita, in modo tale da immobilizzarla, mentre resta in possesso di tutte le altre facoltà.
© Riproduzione riservata