La società ha inviato ai clienti che hanno attivato questi abbonamenti una proposta di modifica unilaterale del contratto. Per l’Udicon è immotivata e immorale, visto l’aumento del costo delle autostrade negli ultimi anni
Telepass ha comunicato nuovi rincari a partire da luglio 2022. Nel periodo in cui il rialzo dei prezzi sta colpendo diversi settori, anche la società che gestisce il telepedaggio per il pagamento dei tratti autostradali ha inviato ai clienti una proposta di modifica unilaterale del contratto «dettata dall’esigenza di aumentare – per la prima volta dal lancio del Telepass Family avvenuto nel 1997 – i canoni del Telepass Family e dell’Opzione Twin (se attiva)», scrive la società. Se non si recede dal contratto dunque si accettano le nuove tariffe che entreranno in vigore dal 1 luglio.
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Aumenta così il canone di locazione di Telepass Family di 0,57 euro al mese, passando da 1,26 a 1,83 euro mensili. Il pagamento trimestrale salirà da 3,78 a 5,49 euro Iva inclusa. L’incremento è previsto anche sul canone di locazione dell’apparato aggiuntivo collegato all’Opzione Twin: 0,28 euro in più. Dal costo mensile di 1,80 euro Iva inclusa diventerà dunque 2,64 euro Iva inclusa.
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Telepass Family permette, oltre al pagamento del pedaggio, anche alcuni servizi come l’utilizzo di alcuni parcheggi convenzionati e il pagamento dell’accesso in alcune aree urbane. L’Opzione Twin invece permette di aggiungere un secondo dispositivo all’abbonamento. La società ha giustificato l’aumento dei prezzi, spiegando che è necessario per adeguarsi «al progressivo mutamento del contesto tecnologico, di mercato e organizzativo», che porta a ulteriori costi e all’esigenza di investimenti.
- Ma l’Udicon – Unione per la difesa dei consumatori – ha definito la modifica unilaterale del contratto «immotivata» e «immorale». L’azienda giustifica l’aumento dicendo «che il costo del servizio è invariato da 20 anni, ma non dice nulla sul fatto che il costo autostradale è ormai fuori controllo da lustri», commenta il presidente nazionale dell’Udicon, Denis Nesci, considerando che i tratti autostradali hanno tariffe diverse in Italia e, prosegue Nesci, «questo la dice lunga sullo strapotere che queste aziende hanno avuto dalla privatizzazione in poi».
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