Il capo della protezione civile conferma che «non ci sono criticità», in corso controlli anche al patrimonio artistico. Le linee ferroviarie sospese ripartono alle 12. Il presidente Acquaroli ha invitato i comuni delle province di Ancona e Pesaro Urbino a chiudere le scuole. Scossa avvertita anche nei comuni vittima delle alluvioni e in altre regioni
Un terremoto di magnitudo 5,7 è avvenuto nella zona della costa marchigiana nella provincia di Pesaro-Urbino questa mattina poco dopo l'alba. L'epicentro è stato localizzato nei pressi delle Marche dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a largo della costa e a 8 chilometri di profondità e sentito nelle città di Fano, Pesaro, Ancona, Rimini e Cesena.
La scossa è stata avvertita anche nelle zone limitrofe, ci sono state segnalazioni anche in Lazio, a Roma e nel Veneto.
«Non si registrano criticità puntuali», ha confermato il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, parlando a Rainews24. Non ci sono state situazioni di tsunami, «ma una informazione ai paesi limitrofi, come è previsto a livello internazionale» ha spiegato Curcio dopo che è partito l’allarme.
Secondo i dati aggiornati fino alle 11.00 rilasciati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la sequenza sismica contiene finora 51 scosse, l'ultima avvenuta alle 10.55 con magnitudo 2.3. Le due scosse più forti sono state quella iniziale delle 7.07 e quella delle 7.12, di magnitudo 4.0.
Intanto sono state attivate le unità di crisi del ministero della Cultura per programmare i primi sopralluoghi nelle zone colpite dal sisma e verificare eventuali danni al patrimonio culturale immobile e mobile.
Interessati anche i comuni vittima della recente alluvione, il sindaco di Senigallia ha deciso di chiudere le scuole per la giornata di oggi.
I vigili del fuoco confermano che non sono stati segnalati danni, ma sono state interrotte le tratte ferroviarie in più punti.
Le Fsi hanno comunicato che la circolazione ferroviaria è stata sospesa in via precauzionale e per controlli sulla linea Adriatica, tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico. Nessun treno è rimasto fermo in linea e alle 12 riprenderà il servizio. «Il provvedimento si è reso necessario per consentire ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo l’evento sismico».
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riporta una nota, è in costante contatto con il dipartimento della Protezione civile e con il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, per seguire l'evoluzione della situazione a seguito del terremoto avvenuto questa mattina al largo della costa marchigiana.
Acquaroli ha scritto un post sui social: «Stiamo verificando le conseguenze sui territori, vi terremo aggiornati. Mi sono sentito con il capodipartimento della Protezione Civile Curcio e in via cautelativa per il controllo degli edifici scolastici si invitano i Comuni delle Province di Ancona e di Pesaro e Urbino a chiudere le scuole di ogni ordine e grado. Nelle altre province si valuti caso per caso».
Intanto, ad Ancona le scuole rimarranno chiuse anche domani. «Considerando il numero elevato degli edifici interessati dai sopralluoghi, comunichiamo fin d'ora che le scuole di ogni ordine e grado, dai nidi alle superiori, rimarranno chiuse anche nella giornata di domani, giovedì 10 novembre» scrive su Facebook la sindaca Valeria Mancinelli.
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