L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è presentato in carcere ad Atlanta, in Georgia, dove è stato arrestato e schedato prima di essere immediatamente rilasciato su cauzione. Con l’occasione è anche tornato su X, dove ha pubblicato la sua foto segnaletica
Donald Trump, detenuto numero P01135809, altezza 1,90 per 98 kg, capelli biondo veneziano. Come aveva annunciato, l'ex presidente, nonché aspirante alla nomination repubblicana per il prossimo mandato, si è recato ieri, in Italia era notte, in un carcere di Atlanta per presentarsi alle autorità giudiziarie dello stato americano della Georgia, che lo hanno accusato di tentativo di manipolare le elezioni presidenziali del 2020.
L'arresto è stato brevissimo: il tempo di scattare una storica foto segnaletica e di effettuare qualche altra formalità, dopodiché è scattato il rilascio su cauzione. Come prevede la procedura, Trump è stato misurato e pesato, quindi "schedato" come un qualsiasi altro imputato perseguito penalmente.
Il ritorno su X
Trump con l’occasione è tornato su X (ex Twitter) per la prima volta dopo più di due anni, postando la sua storica foto segnaletica, scattata in una prigione di Atlanta al momento della sua consegna per una quarta incriminazione.
L'ex presidente degli Stati Uniti non postava un messaggio sul suo social network preferito dal gennaio 2021, pochi giorni dopo l'attacco al Congresso degli Stati Uniti compiuto dai suoi sostenitori. Ha pubblicato una foto della sua foto segnaletica e le parole: «Interferenza elettorale. Mai arrendersi!» insieme a un collegamento al suo sito Web, che indirizza a un sito di raccolta fondi.
Si è trattato del primo post di Trump su questo social dall'8 gennaio 2021, quando Twitter ha sospeso il suo account a tempo indeterminato motivandolo con il timore che avrebbe incitato ulteriore violenza in seguito all'assalto mortale al Campidoglio degli Stati Uniti. Il suo account è stato ripristinato lo scorso novembre, poco dopo che Elon Musk ha rilevato la società, ma Trump si era astenuto dal comparire, insistendo sul fatto che si trovava meglio sul suo sito Truth, che aveva lanciato durante il divieto.
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