Denaro e armi, prima solo difensive, poi anche letali. Un documento del Congresso riassume tutte gli aiuti forniti dalle amministrazioni Obama, Trump e Biden al governo ucraino. Ora Kiev chiede sistemi più sofisticati, ma si rischia l’escalation
Finora, gli Stati Uniti hanno speso 1,35 miliardi di dollari per offrire assistenza a Kiev. È quanto emerge da un dossier del Congresso che riassume tutte le iniziative prese da Washington per sostenere gli ucraini.
Con un’altra legge, gli Stati Uniti hanno stanziato 3,5 miliardi di dollari per rifornire l’Ucraina di armi e munizioni. Altri 650 milioni di dollari sono andati in finanziamenti diretti.
Secondo il documento, già prima del conflitto l’Ucraina era tra i principali destinatari dei finanziamenti americani: dal 2014, anno in cui la Russia ha invaso la Crimea, Washington ha speso più di 4 miliardi di dollari per aiutare Kiev a garantire la propria integrità territoriale e proteggere i confini del paese.
I programmi
Gli Stati Uniti hanno lavorato soprattutto sul rafforzamento delle forze armate ucraine, a cui è stato fornito equipaggiamento, addestramento e consulenza.
Allo stanziamento di 1,35 miliardi di dollari, avvenuto nei mesi di febbraio e marzo direttamente per mano del presidente Joe Biden attraverso uno strumento che non ha bisogno dell’autorizzazione del Congresso, si aggiungono altri finanziamenti diretti da 260 milioni arrivati tra agosto e dicembre 2021.
Oltre a occuparsi di addestramento ed equipaggiamento delle forze ucraine, l’esercito americano ha condotto esercitazioni militari congiunte a quello ucraino. Anche le forze speciali statunitensi hanno dato il loro contributo per migliorare le condizioni dei loro omologhi a Kiev.
Gli americani forniscono inoltre armi di difesa all’Ucraina fin dal 2014, quando già l’amministrazione Obama ha inviato giubbotti antiproiettile, elmetti, veicoli, strumenti per la visione notturna, attrezzature di ingegneria, apparecchi radio, motovedette, cibo, tende, radar antimortaio, kit medici e così via.
Nel 2017, l’amministrazione Trump ha annunciato la disponibilità del governo americano di fornire anche armi letali a Kiev. Dal 2018 le autorità ucraine hanno usato una parte dei fondi americani per acquistare missili Javelin e motovedette di produzione americana oltre a armi da fuoco, munizioni, ordigni e altro equipaggiamento bellico.
Gli ucraini hanno investito anche in strumenti di comunicazione e di visione satellitare oltre che in sistemi di contraerea e sorveglianza.
L’amministrazione Biden negli ultimi giorni ha anche anticipato l’intenzione di voler inviare in Ucraina degli elicotteri Mi-17 che originariamente erano destinati all’Afghanistan.
Armi di produzione americana stanno arrivando in Ucraina anche da parte di altri paesi dell’Unione europea e della Nato.
Il futuro
Finora, l’obiettivo centrale del sostegno americano all’Ucraina è stato quello di fornire strumenti che l’industria bellica ucraina non è in grado di produrre e migliorare le capacità tecniche delle truppe ucraine.
Dall’inizio del conflitto, si legge nel rapporto, Kiev continua a chiedere ulteriore aiuto e vorrebbe far suoi anche sistemi più avanzati. Il documento suggerisce varie soluzioni legislative per sostenere ulteriormente l’Ucraina con fondi e trasferimenti di armi attraverso processi decisionali più brevi o sostegni temporanei per quanto riguarda i pagamenti degli strumenti.
Allo stesso tempo, ci sono questioni pratiche da considerare, come il fatto che sistemi nuovi richiedono addestramento di militari che imparino a gestirli e il rischio che attrezzature più sofisticate causino un’escalation e un prolungamento del conflitto.
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