I negoziatori ucraini in Bielorussia dicono che nei prossimi giorni potrebbe esserci un nuovo incontro. Intanto, il presidente russo Vladimir Putin mette in allerta le forze nucleari
Oggi la borsa di Mosca non aprirà. Il rublo è in caduta libera e la banca centrale russa ha annunciato misure di emergenza per fronteggiare gli effetti delle sanzioni europee e americane che, secondo gli esperti, potrebbero avere un impatto senza precedenti.
Nel frattempo, sono terminati i colloqui di pace a Gomel, in Bielorussia. I negoziatori stanno tornando nelle loro capitali e nuovi incontri potrebbero essere annunciati nei prossimig giorni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di non avere grande aspettative, ma di voler tentare tutte le strade.
Nel corso della giornata tutti gli aggiornamenti.
18.45 – Fifa e Uefa hanno comunicato che la Russia è sospesa da tutte le competizioni internazionali, compreso il Mondiale le coppe a cui partecipano i singoli club.
18.30 – Qui invece un grafico sul gradimento del presidente russo Vladimir Putin, calato notevolmente negli ultimi cinque anni.
18.22 – Circa mezzo milione di ucraini ha lasciato le proprie case e sono fuggiti all’estero. Ecco dove sono ospitati, in un grafico di Filippo Teoldi.
Qui invece un grafico che mostra l’atteggiamento nei confronti dell’immigrazione dei paesi che confinano con l’Ucraina. Tra loro, ci sono Ungheria e Slovacchia, due paesi dove il sentimento anti-migranti è più forte.
17.40 – Terminati i colloqui di pace a Gomel.
16.20 – Il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, al suo arrivo al Consiglio Ue dedicato al tema dell’energia, ha fatto una importante ammissione: Berlino, a suo dire, ha commesso l’errore strategico di affidarsi troppo alle importazioni da Mosca. «Dobbiamo dire, e ammettere, che nel passato ci siamo affidati troppo alla dipendenza unilaterale dalla Russia». Bisogna al più presto risolvere il problema della «alta dipendenza da gas, petrolio e carbone», ha concluso il ministro.
16.15 – L’Ungheria non consentirà il passaggio delle armi verso Kiev dal suo territorio.
16.10 – Il presidente ucraino Zelensky ha firmato una richiesta ufficiale di adesione all’Unione Europea.
16.00 – Telefonata tra Emmanuel Macron e Vladimir Putin. Il presidente francese ha parlato con l'omologo russo su richiesta di Volodymyr Zelensky, sentito più volte nelle ultime ore. Così riferisce l’Eliseo.
Macron avrebbe chiesto al Cremlino «uno stop agli attacchi contro i civili e i luoghi residenziali, di salvaguardare le infrastrutture civili e la sicurezza delle strade, in particolare a sud di Kiev». Sempre dalla nota dell’Eliseo, Putin avrebbe «confermato la sua volontà di impegnarsi su questi tre punti».
15.40 – Il dipartimento di stato Usa raccomanda agli americani di lasciare Russia e Bielorussia.
15 – Dopo che l’Europa ha blindato i suoi cieli alle compagnie russe, contromossa di Mosca: chiude lo spazio aereo alle compagnie di 36 paesi, tra i quali l’Italia. Intanto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov – proprio a causa delle restrizioni sui voli, dice la versione ufficiale – rinuncia ad andare a Ginevra per il consiglio per i diritti umani dell'Onu.
14.50 – Anche la Svizzera si allinea all’Unione europea sulle sanzioni. La Commissione Ue sugli effetti delle sanzioni sull’Europa: «C’è bisogno di mostrare i muscoli», dice Valdis Dombrovskis, il vicepresidente della Commissione europea con delega al Commercio. Davanti alla commissione Commercio internazionale dell’Europarlamento, spiega che le sanzioni comporteranno «bassa crescita, più inflazione, difficoltà sul mercato finanziario» anche per l’Europa ma «sono il prezzo da pagare» per pace e democrazia. Bisogna porre termine alle aggressioni con tutti gli strumenti commerciali, comprese le sanzioni, e con aiuti finanziari. «Sosteniamo una posizione armonizzata e univoca».
14.20 – Putin contro l’occidente. In una dichiarazione trasmessa alla tv russa, Vladimir Putin si riferisce alle «sanzioni che la cosiddetta comunità occidentale, o come li ho chiamati io nel mio discorso, l’”Impero delle bugie”, sta cercando di imporre al nostro paese».
14 – Gli Stati Uniti decidono con effetto immediato di bloccare ogni transazione con la banca centrale russa. L’annuncio arriva dal dipartimento del Tesoro Usa, e arriva in coordinamento con gli alleati.
13.54 – Allarme per l'aumento di radiazioni a Chernobyl, dove i «livelli nella zona di esclusione» sono aumentati «nel corso degli ultimi giorni». A segnalarlo è la Snriu - il Regolatore per la sicurezza nucleare dell'Ucraina - alla riunione straordinaria dell'Ensreg (lo European nuclear safety regulators group), il gruppo di enti regolatori europei per la sicurezza nucleare.
Secondo quanto emerso, le radiazioni «sono probabilmente da attribuire alle attività militari nell'area». Anche se - viene fatto presente - «finora non c'è nessuna informazione sui danni alle strutture nel sito di Chernobyl». L'Ensreg è «molto preoccupato per i rischi di potenziali danni alle strutture di stoccaggio e smaltimento nella zona di esclusione» a Chernobyl «nonché sulla sicurezza del confinamento»; cosa che «potrebbe influire in modo significativo sulla popolazione locale e sui paesi limitrofi».
13.50 – Il ministro Di Maio da Algeri.
13.30 – Esodo dall’Ucraina, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese prevede una cabina di regia «per individuare le aree dove collocare le persone. Molti andranno nelle case dei parenti quindi è possibile che il problema venga ridimensionato ma non ci tireremo indietro».
La mappa.
13.15 – L’agenda del presidente Mario Draghi, oggi. Alle 15.30 ci sarà un consiglio dei ministri, alle 17.15 avrà una telefonata di coordinamento con i leader del G7, Commissione e Consiglio Ue, Polonia, Romania e Segretario generale Nato. Alle 20.30 ci sarà un videocollegamento con l’Eliseo con il Presidente francese Emmanuel Macron, la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz.
12.30 – Cyberscontro. Hackerato il sito dell’agenzia di stampa russa Tass.
Prima che venisse sostituito dal messaggio di errore, sul sito era in evidenza un messaggio cofirmato giornalisti-Anonymous: «Cari cittadini. Vi chiediamo di mettere fine a questa follia, non inviate i vostri figli e mariti a morte certa. Putin ci fa mentire e ci mette in pericolo. Siamo isolati dal mondo intero, hanno smesso di comprare petrolio e gas. (...) Questa non è la nostra guerra, fermiamola! Questo messaggio sarà cancellato e alcuni di noi saranno licenziati o persino incarcerati. Ma non ne possiamo più».
12.20 – Sviluppi dal lato economico. Putin ha convocato una riunione di emergenza con i rappresentanti della banca centrale russa. Intanto l’andamento dei mercati europei si muove in base all’esposizione verso Mosca: mentre Londra è positiva i mercati continentali sono in rosso. In Italia crollano Unicredit e Pirelli, male la maggiorparte delle banche. Volano invece i titoli delle società di armamenti: a metà mattina Leonardo segnava +14 per cento, come la britannica Bae System, Fincantieri e la francese Thales più 12 per cento. Ma il record è della tedesca Reinmetall che dopo l’abbandono storico della politica pacifista da parte della Germania cresce del 33,6 per cento.
Gazprom annuncia la firma di un contratto per la realizzazione di un gasdotto diretto in Cina.
12 – Sviluppi diplomatici europei. Sul fronte interno: sono in agenda alcuni incontri dei ministri Ue. Consiglio informale dei ministri della Difesa e inoltre l’ incontro, cruciale, per discutere gli aspetti energetici, con i ministri competenti, previsto nel pomeriggio con conferenza stampa attesa attorno alle 17.30. L’ordine del giorno.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la richiesta di una adesione accelerata all’Unione europea; ieri la presidente della Commissione europea ha fatto dichiarazioni ineditamente chiare a favore dell’ingresso di Kiev, in vista dei negoziati di questa mattina. Ma già oggi il presidente del Consiglio europeo attenua la posizione parlando di posizioni composite sul tema. La Commissione: «Non decidiamo noi, c’è una apposita procedura».
11.45 – Attesa per i colloqui Kiev-Mosca. Intanto reazioni del Cremlino alle sanzioni. «Riusciremo a sviare le sanzioni occidentali».
9.50 – Timori per le sanzioni. Le sanzioni economiche europee e americane hanno iniziato a colpire l’economia russa. In una mossa che in pochi si aspettavano, le riserve estere della banca centrale russa sono state congelate. Le conseguenze sono imprevedibili e in molti stanno osservando con ansia la risposta dei mercati russi.
Per ora, la banca centrale ha sospeso o rimandato l’apertura dei mercati locali. Su quelli internazionali, il rublo ha già per il 30 per cento del suo valore contro il dollaro. In diverse città russe sono riportate file di fronte ai bancomat per ritirare denaro.
9.30 – I colloqui. Alle 12 incominceranno gli incontri di pace tra la delegazione ucraina e quella russa. Per l’Ucraina, una delegazione che comprende il ministro della Difesa e il viceministro degli Esteri. Dal lato di Mosca ci sono il viceministro della Difesa e l’ambasciatore russo in Bielorussia. A fare da garante all'incontro sarà l'autonominato presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko. Il presidente ieri ha anche ricevuto il via libera al referendum che gli consente di poter ospitare sul territorio bielorusso testate nucleari.
Questa notizia assume un ulteriore significato se si tiene in conto che proprio ieri il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato di aver messo in stato di allerta il sistema di deterrenza nucleare.
Intanto, la Farnesina ha anche raccomandato ai connazionali di rientrare dalla Federazione russa il prima possibile e posticipare tutti i viaggi verso il paese. «L'Unione Europea ha disposto la chiusura dello spazio aereo ai voli provenienti dalla Federazione Russa, dal 27 febbraio 2022. Ciò comporta cancellazioni di voli e sospensione del traffico aereo tra la Federazione Russa e i paesi dell'Ue, inclusa l'Italia, sin dalla giornata del 27 febbraio. In considerazione di questa misura e di possibili ulteriori restrizioni nelle prossime ore, si raccomanda fortemente ai connazionali presenti nel Paese a titolo temporaneo (turisti, studenti, persone in viaggio d'affari e simili) di organizzarsi tempestivamente per rientrare in Italia con i mezzi commerciali tuttora disponibili» si legge sul sito Viaggiare Sicuri.
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