In Germania l’esercito intende mobilitare fino a 12mila soldati fino a Natale per far fronte all’emergenza
Le notizie di oggi, 13 novembre: Mattarella conferisce 33 onorificenze al merito, i richiedenti asilo dall’Etiopia, il primo sabato di manifestazioni No-pass dopo la direttiva della ministra Lamorgese, nei Paesi Bassi inizia un nuovo lockdown. E ancora: i dati dell’Istituto superiore di sanità sull’efficacia dei vaccini e le minacce dell’Isis a Di Maio.
I Paesi Bassi di nuovo in lockdown
Nei Paesi Bassi inizia un nuovo lockdown. Le restrizioni, anche se parziali, dureranno almeno tre settimane, e riguarderanno principalmente i negozi, gli eventi sportivi, la ristorazione e i ritrovi. Il paese diventa così il primo tra gli europei a decidere per una nuova chiusura, misura che si è mostrata necessaria a causa della recrudescenza dei contagi di coronavirus, arrivati a 16.364 in un giorno, il numero più alto di sempre nel paese dopo il picco di 13mila casi dello scorso dicembre.
A differenza di altri paesi, però, in numero di vaccinati nei Paesi Bassi non è basso: le persone con più di 12 anni che hanno completato il ciclo di vaccinazione sono infatti l’82,4 per cento, un dato molto vicino al l’83,9 per cento italiano. Continuando però il confronto con la situazione italiana, negli ultimi sette giorni nei Paesi Bassi sono stati rilevati 652 casi ogni 100mila abitanti, mentre in Italia i casi ogni 100mila abitanti nello stesso periodo sono stati 77. Inoltre, il nostro paese ha una popolazione ben più numerosa di quello olandese: 60 milioni di abitanti contro i poco più di 17 milioni dei Paesi Bassi.
Emergenza Covid-19, la Germania mobilita l’esercito
In Germania l'esercito intende mobilitare fino a 12mila soldati fino a Natale per contribuire alla gestione dell'emergenza Covid-19. I soldati dovrebbero aiutare gli ospedali, sostenere gli sforzi di vaccinazione e di effettuazione di test, e aiutare gli uffici sanitari nella realizzazione del tracciamento dei contatti dei contagiati.
La Germania ha registrato un nuovo record di incidenza dei contagi dall’inizio della pandemia: 45.081 nuovi casi. In continuo aumento anche i decessi – 228, in crescita rispetto ai 142 di sabato scorso – e il tasso di ricoveri in terapia intensiva, ora di 4,7 per 100mila abitanti. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha invitato tutti i cittadini non immunizzati a vaccinarsi il più presto possibile. «Vi chiedo: unitevi a noi e provate anche a convincere parenti e amici» ha detto Merkel, avvertendo dell’arrivo di «settimane difficili».
Confine Polonia-Bielorussia, morto un giovane di 20 anni
Il corpo di un ragazzo siriano di circa 20 anni è stato trovato in Polonia, nei boschi vicino al confine con la Bielorussia, nel villaggio di Wolka Terechowska. Lo riferisce la polizia polacca, precisando che non sono chiare le cause della morte, e verrà effettuata un'autopsia. Questa morte porta a nove i casi noti di persone migranti decedute al confine in questi giorni, molte per assideramento.
Putin sulla lite tra Bielorussia e Ue
«Non abbiamo niente a che fare» con la crisi al confine tra Bielorussia e Polonia. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un'intervista con l'emittente di Stato Vesti, dopo che la Polonia e altri Paesi occidentali avevano accusato Mosca di lavorare con Minsk per orchestrare l'invio di migranti ai confini Ue. «A mio parere – ha aggiunto l’ex Kgb – sono in primo luogo le politiche dell'Occidente in Medioriente la ragione per cui i migranti vogliono spostarsi verso l'Europa».
Il presidente russo ha poi detto che parlerà con il presidente Bielorusso, Alexander Lukashenko, per quanto riguarda il da lui minacciato blocco di gas russo ai paesi europei. «In teoria Lukashenko, come presidente di un paese di transito, può probabilmente dare istruzioni per tagliare le nostre forniture all'Europa – ha detto il Putin – Però questa sarebbe una violazione del nostro contratto di transito, e spero che non arriverà a questo».
Allerta gialla in Liguria, allagamenti e disagi
Allerta gialla per il maltempo a Genova, in Liguria. Le zone più colpite dagli allagamenti per ora sono state la Valbisagno e la Val Polcevera. In via Val Trebbia, nel quartiere di Sant'Eusebio, sta creando problemi di viabilità il crollo di un muraglione. Non si sono registrati feriti ma la circolazione è bloccata. Allagato e chiuso il sottopasso di Brin, in corso le operazioni per liberarlo dall'acqua. A Sampierdarena gli allagamenti hanno riguardato anche via Reti e piazza Montano. Segnalati ancora allagamenti in A12 sul nodo autostradale, tra Genova Est e Genova Nervi.
Cop 26, è iniziata la plenaria per discutere il testo finale
È iniziata la plenaria di discussione del testo finale della Cop26 a Glasgow. L’India sta provando a bloccare gli sforzi per includere i riferimenti a una transizione dal carbone e dai combustibili fossili nell’accordo. Per il ministro dell'Ambiente indiano, Bhupender Yadav, la responsabilità del riscaldamento globale è di «stili di vita non sostenibili e pattern di consumo che comportano sprechi» nei paesi ricchi, e i paesi in via di sviluppo, a suo parere «hanno diritto all'uso responsabile di combustibili fossili».
«Vi imploro, per favore, adottate questo testo in modo che possiamo portare speranza ai cuori dei nostri figli e nipoti». È stata la risposta di Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Ue e commissario Ue per il clima, che ha avvertito come «in questa maratona» i negoziatori «sono a rischio di inciampare a un paio di metri dal traguardo». «Per amor del cielo – ha aggiunto – non uccidete questo momento».
«Il riferimento ai combustibili fossili, principali responsabili della crisi climatica, è ancora presente nel testo: è un debole compromesso, ma può rappresentare una svolta e dobbiamo lottare fino all’ultimo per rafforzarlo». Aveva detto la direttrice esecutiva di Greenpeace International, Jennifer Morgan, commentando l’ultima bozza di accordo prima della plenaria. Oltre all’India, anche Cina e Sudafrica si sono schierate contro la graduale eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili e dell'uso del carbone.
«Adesso che la Cop26 sta arrivando alla fine, state attenti allo tsunami di greenwashing e volteggi dei media per definire il risultato "buono”, un “progresso”, “pieno di fiducia” o “un passo nella giusta direzione”». È l'avvertimento lanciato sui social dall'attivista ambientalista svedese Greta Thunberg.
Primo sabato di manifestazioni No-pass dopo la stretta
Oggi sarà il primo sabato di cortei contro il green pass dopo la direttiva varata dal ministero dell’Interno lo scorso 10 novembre, che prevede limitazioni alle manifestazioni. I cortei non potranno passare per il centro, né coinvolgere le vie dello shopping. Spetta ai prefetti individuare «specifiche aree urbane sensibili, di particolare interesse per la vita di comunità, che potranno essere oggetto di temporanea interdizione» ai cortei, stabilire prescrizioni e anche giungere al divieto di manifestazioni fisse.
Il prefetto di Trieste, Annunziato Vardè, ha vietato le manifestazioni in tre aree sensibili della città, con un provvedimento in vigore dal 15 novembre al 31 dicembre prossimi, salvo proroga. Anche a Livorno il prefetto Paolo D'Attilio ha firmato un provvedimento di temporanea interdizione o limitazione allo svolgimento di manifestazioni in alcune zone della città. Analoga decisione era stata presa dal prefetto di Grosseto.
Manifestazioni No-pass sono in corso a Trento, Torino, Gorizia, Genova, Napoli, Roma e Milano.
A Torino, dopo un sit in in piazza Castello, i manifestanti stanno sfilando in corteo per il centro, nonostante i divieti del Viminale. A guidare la manifestazione è il professor Ugo Mattei, giurista e docente universitario. Al corteo si è unito anche un contingente di militanti No Tav.
A Gorizia i manifestanti si sono definiti pacifici. «Non siamo no vax – ha detto un manifestante – usiamo le mascherine e facciamo attenzione a chi è attorno a noi, che non ci siano infiltrati che vogliono screditarci. Vogliamo bloccare l'economia, a Natale niente compere, solo lo stretto necessario. Salviamo il Natale licenziando per giusta causa Draghi, Speranza e Lamorgese». Per il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, la protesta è stata «un flop. Degli oltre mille partecipanti attesi alla fine se ne sono visti circa 250. La città ha risposto 'no' all'invito».
A Genova il corteo i manifestanti erano circa mille, secondo la questura, mentre a Bologna i manifestanti in Piazza Maggiore erano quasi tutti senza mascherina, e in tanti indossavano i gilet gialli. A Napoli la polizia è stata schierata per la manifestazione contro il governo.
A Roma è presente anche un gruppo di militanti di Forza Nuova. Dal palco hanno sollecitato la liberazione dei leader Roberto Fiore e Giuliano Castellino, arrestati dopo il blitz alla Cgil. Sempre dal palco hanno parlato alcune mamme, contrarie all'obbligo vaccinale per i più piccoli. In tanti hanno palloncini bianchi, simbolo dei bambini che a parere dei manifestanti sarebbero a rischio se dovessero affrontare la profilassi per il Covid-19.
A Milano sono arrivati in migliaia all’Arco della Pace per ascoltare il discorso di Robert Kennedy jr, terzogenito del senatore Bob Kennedy e nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy. Kennedy Jr, che ha fondato l'organizzazione “Children's Health Defese”, si batte contro il Green pass e ha posizioni molto critiche nei confronti dei vaccini, che ha illustrato in mattinata nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato anche il senatore Pierluigi Paragone e l'eurodeputata No-vax Francesca Donato.
Un gruppo di manifestanti è stato bloccato in piazza Duomo, zona interdetta dalle disposizioni del prefetto. L'intenzione dei No-pass era quella di unirsi alle diverse centinaia di contestatori che dalle 17 sta protestando contro il passaporto vaccinale in un presidio in piazza Fontana.
A Varrazze, in provincia di Savona è spuntato tra i necrologi un manifesto funebre con raffigurata la morte che, con tanto di falce, suona un campanello. «Chi è?» chiede una voce dall’interno. «Sono io, la terza dose», risponde lei con un ghigno.
«Un gesto di fanatici – lo definisce il Presidente dell’Ordine dei Medici savonese, Luca Corti – di pochi estremisti che forse non si rendono conto delle gravità e delle possibili ricadute. Le persone più influenzabili potrebbero rimandare la vaccinazione, mettendo a rischio la propria vita e la salute della collettività. Auspico che le autorità preposte indaghino per sanzionare i responsabili».
Efficacia vaccinale, i dati dell’Iss
Dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, la protezione offerta dal vaccino contro il Covid-19 resta alta, ma cala in tutte le fasce d’età. Nei casi gravi, però, la decrescita dell’efficacia è minore. È quanto emerge dal report dell’Istituto superiore di sanità, che confermerebbe quindi la necessità di una terza dose per prevenire l’insorgere della malattia.
«In generale – si legge nel rapporto – l'efficacia vaccinale passa dal 76 per cento nei vaccinati con ciclo completo entro i sei mesi rispetto ai non vaccinati, al 50 per cento nei vaccinati con ciclo completo oltre i sei mesi, sempre rispetto ai non vaccinati». La tendenza è però meno accentuata se si valutano i casi gravi: «Nel caso di malattia severa, la differenza fra vaccinati con ciclo completo da oltre e da meno di sei mesi risulta minore. Si osserva, infatti, una decrescita dell'efficacia vaccinale di circa 10 punti percentuali, in quanto l'efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 92 per cento rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all'82 per cento per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati».
Gli esperti dell'Istituto aggiungono però che i dati sono condizionati dal fatto che i primi ad essere stati vaccinati, all'inizio della campagna, sono le persone che hanno già di partenza un alto rischio di infezione, ricovero e morte.
Dall'inizio di ottobre, il 53,1 per cento delle ospedalizzazioni, il 66,4 per cento dei ricoveri in terapia intensiva e il 46,8 per cento dei decessi, hanno riguardato coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino.
«Analizzando il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi negli over 80 - aggiungono dall'Istituto - si osserva che il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei non vaccinati (10,9 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) è circa 7 volte più alto di quello dei vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi (1,5 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e da oltre sei mesi (1,4 ricoveri in terapia intensiva per 100.000)».
Infine, nel periodo compreso tra il 17 settembre e il 17 ottobre «il tasso di decesso nei non vaccinati è circa dieci volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro sei mesi e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi».
Mattarella conferisce 33 onorificenze al merito
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 33 onorificenze al merito della Repubblica italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell'infanzia. La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà al Palazzo del Quirinale il 29 novembre 2021 alle ore 11 e riguarderà gli insigniti del 2020 e 2021.
63 richiedenti asilo dall’Etiopia
Sono atterrate nelle prime ore del mattino all’aeroporto di Fiumicino 63 persone (di nazionalità eritrea, yemenita e somala) provenienti dai campi profughi etiopi, nell’ambito del protocollo – firmato nel 2019 da ministero dell'Interno, degli Esteri, la Comunità di Sant’Egidio e la Conferenza episcopale italiana – per 600 richiedenti asilo da Etiopia, Giordania e Niger. Lo rende noto il Viminale, che scrive: «Il deteriorarsi della situazione di insicurezza in Etiopia ha reso necessario prevedere con urgenza l’arrivo, in forma sicura e legale, di persone contraddistinte da gravi vulnerabilità». Nei giorni scorsi in Etiopia si è infatti assistito a un ulteriore aggravarsi delle violenze e discriminazioni contro le persone di etnia tigrina. I richiedenti asilo saranno ora accolti nei centri e nelle abitazioni della Comunità di Sant’Egidio.
La Francia ricorda i sei anni dagli attentati del 2015
La Francia commemora le vittime degli attacchi che colpirono Parigi sei anni fa, il 13 novembre del 2015. Accompagnato dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo, il premier Jean Castex ha deposto una corona di fiori e ha poi osservato un minuto di silenzio davanti allo Stade de France, luogo del primo attentato di quella notte di sei anni fa, per poi dirigersi verso i locali che furono attaccati e verso il Bataclan.
Un omaggio alle vittime degli attentati è arrivato anche dalla vice presidente Usa Kamala Harris, che conclude oggi una visita di quattro giorni in Francia: poco dopo mezzogiorno ha deposto dei fiori davanti al dehor del locale Le Carillon. Davanti al Bataclan sono stati poi ascoltati i nomi di tutte le 90 vittime morte nell'assalto del commando armato dell'Isis alla sala concerti, fra cui l'italiana Valeria Solesin.
Gli omaggi si concluderanno in serata con il minuto di silenzio che verrà osservato prima dell'inizio della partita Francia-Kazakistan alle 20.45 a Parc des Princes.
Isis, nuove minacce a Di Maio
Sul settimanale Al Naba, legato a Daesh, sono apparse frasi intimidatorie sulla conquista di Roma, correlate da una foto del ministro degli Esteri scattata al vertice sul terrorismo tenutosi nella capitale lo scorso luglio. E subito è arrivato il messaggio di solidarietà del presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e degli altri esponenti politici.
Già in precedenza il ministro Di Maio era stato bersaglio di intimidazioni da parte dello Stato Islamico.
Bologna, Lepore delega ex docente di Zaky
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha designato Rita Monticelli – professoressa dell'Alma Mater ed ex docente di Patrick Zaky – come nuova consigliera delegata. Alla docente è stata affidata la delega sui diritti umani e al dialogo interreligioso.
«Tra i primi progetti che ho chiesto a Monticelli di seguire – ha spiegato Lepore – c'è la realizzazione della “Casa dell'incontro e del dialogo tra religioni e culture”, proposta ad aprile dal mio predecessore Virginio Merola, insieme all'allora Rettore dell'Alma Mater Francesco Ubertini, e condiviso con l'Arcivescovo Matteo Maria Zuppi, il Rabbino Capo Alberto Sermoneta, il presidente della Comunità ebraica Daniele De Paz e il presidente della Comunità islamica Yassine Lafram. Un protocollo aperto all'adesione di tutte le confessioni religiose del nostro territorio che ne condividono lo spirito e vogliono contribuire al raggiungimento delle stesse finalità. La via maestra per affermare i diritti è il dialogo, soprattutto tra esperienze molto diverse».
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