Le notizie di oggi 19 dicembre: il bollettino Covid della giornata, i timori di Guido Rasi su Omicron e la scarsità dei dati Covid, le considerazioni del ministro britannico sulla minaccia Omicron, le proteste dei medici no-vax all’assemblea dell’Ordine, le misure restrittive che saranno discusse alla prossima cabina di regia del 23 dicembre, l’ipotesi di green pass nelle scuole, l’indagine del Vaticano sugli abusi su minori nella chiesa spagnola, le dichiarazioni del segretario della Cisl sulle morti sul lavoro, la morte di Richard Rogers

Il bollettino Covid-19

Sono 24.259, in calo rispetto ai 28.064 di ieri, i nuovi casi positivi al Covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati 97 i morti. Ieri se ne erano registrati 123. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. I tamponi effettuati sono stati 566.300: in base a questo dato si può calcolare un tasso di positività al 4,28 per cento.

I ricoverati sono stati 150, per un totale di 7.726. Di questi 966 sono in terapia intensiva, con 78 ingressi in 24 ore. Sale anche il numero dei guariti: 9.403 per un totale di 4.891.239 da inizio pandemia.

Rasi e i timori legati a Omicron e ai dati Covid-19

Guido Rasi, consulente scientifico del commissario straordinario per l'emergenza Covid Figliuolo, intervistato da Lucia Annunziata a Mezz'ora in più, su Rai3 ha detto che l’Italia si avvicina alla zona arancione. «Ci stiamo avvicinando: perché continua ad aumentare l'occupazione dei posti ospedalieri».

Ma ha anche denunciato la carenza di dati sufficienti: «Soltanto 70 laboratori contribuiscono alla piattaforma che l'Istituto superiore di sanità ha messo a disposizione, e 70 laboratori per 60 milioni di italiani sono pochi» ha osservato Rasi, aggiungendo che «si raccolgono pochi dati e lentamente e rischiamo di sapere tardi la portata dell'andamento del virus, ritardando decisioni importanti». Inoltre, ha aggiunto che se la variante Omicron dovesse bucare il vaccino, allora ci troveremmo davanti a «un altro virus, e allora tutto può cambiare, anche questo green pass potrebbe non bastare più». 

Omicron, una minaccia sconosciuta per il Regno Unito

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«Ci sono ancora molte cose che non sappiamo della variante», lo ha detto il ministro della Salute britannico, Sajid Javid, in un editoriale sul Sunday Telegraph, la versione domenicale del giornale conservatore. «Dobbiamo essere lucidi sulla sfida che Omicron presenta», scrive il ministro, osservando che «potrebbe essere troppo tardi per rispondere a Omicron» perché i casi della variante sono già molto diffusi nel Regno Unito. «La nostra strategia da quando è emersa – ha spiegato –  è stata e rimane quella di guadagnare tempo affinché i nostri scienziati possano valutare la minaccia e costruire le nostre difese».

Proteste dei medici no-vax all’assemblea dell’Ordine

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Una cinquantina di medici no-vax si sono presentati all’assemblea dell’Ordine dei medici di Roma, che si teneva presso l’Hotel Pineta Palace, per protestare contro i colleghi, rei «di aver sospeso i medici che non si sono immunizzati» invece di sospendere chi era moroso. I no-vax hanno urlato: «vergona» e «mafiosi», creando un clima di agitazione in cui si sarebbe sfiorata la rissa. Poi sono intervenute le forze dell’ordine e la riunione è stata interrotta. Avrebbe dovuto discutere dell'approvazione del bilancio, ma è stata rinviata.

Covid, 23 dicembre la cabina di regia per le nuove misure

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Se la situazione pandemica dovesse continuare a peggiorare, le «mascherine all’aperto e il tampone obbligatorio anche per i vaccinati per partecipare a grandi eventi» sarebbero tra le ipotesi al vaglio. Lo ha detto Franco Locatelli, coordinatore del Cts, il Comitato tecnico scientifico, al Corriere della sera, in una intervista.

Già giovedì scorso, 16 dicembre in una intervista a Sky Tg24, Locatelli aveva parlato dell’ipotesi dei tamponi anche per i vaccinati, per la partecipazione ai grandi eventi. Il giorno dopo  il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, l’aveva smentito, affermando che quell’ipotesi non era «un tema sul tavolo del ministero». 

Intanto per il 23 dicembre prossimo, Draghi ha convocato una cabina di regia. Fonti di stampa riferiscono che il governo starebbe lavorando all’estensione dell'obbligo vaccinale ad altre categorie che sono maggiormente a contatto col pubblico. 

Nella riunione del 23 dicembre dovrebbero essere prese in considerazione le ipotesi di  mascherine all'aperto, durata del green pass, tamponi in discoteca e grandi eventi. La valutazione di queste e altre misure dipenderebbe anche dall’indagine rapida (flash survey) decisa dal ministero della Salute per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia, che sarà effettuata lunedì 20 dicembre. L’obiettivo sarebbe quello di «incoraggiare a osservare comportamenti prudenti» durante le festività.

Tutto in linea con quanto affermato da Franco Locatelli nell’intervista al Corriere della sera, che peraltro ha sottolineato come «per quanto la situazione epidemiologica italiana rimanga la più favorevole in Europa, non siamo certo indenni dall’aumentata circolazione virale che si sta osservando nel nostro continente. Dobbiamo fare quanto possibile per attenuare il rischio che i numeri dei contagiati, così come quelli dei ricoverati in ospedale o nelle terapie intensive, diventino più rilevanti».

Sull’efficacia dei vaccini e in particolare alla domanda se i vaccini abbiano fallito, Locatelli ha risposto: «Assolutamente no e lo affermo con forza», spiegando che  «l’aumento dei casi non deve essere minimamente letto come un fallimento dei vaccini. Se non li avessimo avuti, – ha aggiunto –  in presenza di varianti connotate da assai maggior velocità di diffusione e contagiosità quali la Delta e, più recentemente, la Omicron moltissime altre persone avrebbero perso la vita».

«L’anno scorso –  ha ricordato –  l’Italia era largamente chiusa, eppure il 18 dicembre avevamo più di 2.800 pazienti in rianimazione, 674 i decessi. Oggi i ricoverati nelle terapie intensive, in larga parte non vaccinati, superano di poco le 950 unità, al momento, il numero delle persone che hanno perso la vita in una giornata non ha mai superato la soglia di 130».

Afganistan, la denuncia dell’Onu sulla povertà estrema

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Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite, Martin Griffith, nel suo intervento al Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Oic. l’Organizzazione per la cooperazione islamica che si è tenuto oggi, 19 dicembre a Islamabad, intervenendo sull’Afghanistan ha detto: «La povertà universale potrebbe raggiungere il 97 per cento della popolazione dell'Afghanistan. Potrebbe essere la prossima triste pietra miliare». Entro un anno, «il 30 per cento del Pil dell'Afghanistan potrebbe essere perso del tutto, mentre la disoccupazione maschile potrebbe raddoppiare al 29 per cento». Ha aggiunto che l'anno prossimo l'Onu chiederà 4,5 miliardi di dollari in aiuti per l'Afghanistan. 

No di Raggi al green pass in classe

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«Una discriminazione inaccettabile» Così Virginia Raggi, ex sindaca di Roma e attuale consigliera comunale M5s, si è espressa rispetto all’ipotesi di introdurre il green pass nelle scuole. «L'idea di introdurre il green pass agli alunni per l'ingresso in classe – ha scritto Raggi su Facebook – è una limitazione al diritto allo studio e può rappresentare una discriminazione inaccettabile nei confronti dei bambini e dei ragazzi».

L’Indagine del vaticano sugli abusi

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Il Vaticano ha aperto un'indagine, senza precedenti in Spagna, su 251 membri del clero e alcuni laici appartenenti a istituzioni religiose accusati di abusi su minori. A renderlo noto è il quotidiano spagnolo El País, che ha seguito il dossier negli ultimi tre anni.

Il dossier è lungo 385 pagine e copre un arco temporale compreso tra il 1943 e il 2018. I giornalisti lo hanno consegnato a Francesco lo scorso 2 dicembre, durante il viaggio in Grecia. «Un assistente di Francesco – scrive il quotidiano –  ha raccolto il fascicolo e il papa si è mosso rapidamente», consegnando il dossier la settimana dopo alla Congregazione per la Dottrina della Fede, l'istituto che si occupa in modo centralizzato delle indagini sulla pedofilia nel mondo cattolico, diretto dal gesuita spagnolo Luis Ladaria.

Sbarra sul crollo della gru di Torino

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Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, ha definito «strage indegna di un paese civile» quella delle morti sul lavoro. Lo ha detto in un’intervista alla Stampa, commentando il crollo della gru di ieri, 18 dicembre, in cui sono morti tre operai a Torino.

«Gli incidenti e le morti sul lavoro – ha detto Sbarra – restano l’emergenza più grande: continuiamo ad assistere ad una strage indegna di un paese civile. È inaccettabile perdere la vita per la mancata applicazione delle misure di sicurezza e dei contratti». 

La ricetta, indicata da Sbarra, è quella delle misure repressive. «Per fermare questa lunga scia di sangue bisogna rafforzare le misure di contrasto, già deliberate dal Governo, servono misure repressive, più controlli, più medici del lavoro». Perché «è evidente, ha sottolineato il segretario –  che c’è un problema di controlli e di ispezioni che non sono oggi sufficienti a garantire la sicurezza nei cantieri».

Sbarra ha aggiunto che «le imprese non possono considerare la sicurezza soltanto un costo». E parlando della logica del profitto a scapito della sicurezza ha detto: «Molte imprese utilizzano in maniera discutibile, a volte selvaggia, il sub appalto e spesso chi subentra applica la logica del massimo ribasso a discapito della sicurezza, della prevenzione, del rispetto dei contratti. È un sistema che va cambiato profondamente»..

È morto l’architetto Richard Rogers

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L’architetto italo-britannico Richard Rogers è morto ieri sera, 18 dicembre, all’età di 88 anni. Lo ha annunciato la società da lui fondata Rogers Stirk Harbour + Partners, che lo ha ricordato come «un uomo di immenso impulso e carisma, era ugualmente un uomo di civiltà e integrità, dedito all'arte e alla scienza dell'architettura, dell'urbanistica, della vita della città, dell'impegno politico e del cambiamento sociale positivo».

Nato a Firenze il 23 luglio 1933 da genitori britannici, che avevano lasciato l’Italia con lo scoppio della seconda guerra mondiale, progettò insieme a Renzo Piano il Centro George Pompidou, inaugurato a Parigi nel 1977. Tra le altre opere maggiori: l'edificio dei Lloyd's di Londra e il Terminal 4 dell'aeroporto internazionale Barajas di Madrid.

Nel 2007 aveva vinto il Pritzker Prize, prestigioso premio di architettura, divenendo, nello stesso anno, membro della Camera dei Lord britannica.

Filippine, almeno 146 morti dopo il tifone Rai

Sale il bilancio delle vittime del tifone Rai, il più forte di quest’anno, che si è abbattuto sulle Filippine giovedì 16 dicembre. Sarebbero almeno 112 morti, di questi, 10 saono stati registrati nella provicnia di Dinagat Islands; almeno 72 nella provincia-isola di Bohol, dove, secondo quanto riportato dal governatore, mancano all'appello 10 persone, mentre altre 13 sono rimaste ferite. Il bilancio si potrebbe aggravare ulteriormente perché molte zone sono isolate e non riescono a comunicare la situazione agli uffici centrali.

Il governo ha fatto sapere che circa 780mila persone sono state colpite, inclusi più di 300mila residenti erano state evacuate preventivamente. 

Nella sua fase più forte, il tifone ha accumulato venti sostenuti di 195 chilometri all'ora e raffiche fino a 270 km/h, rendendolo uno dei più potenti degli ultimi anni a colpire l'arcipelago soggetto a disastri, che si trova tra l'Oceano Pacifico e il Mar Cinese Meridionale.

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