«È probabile – ha detto Ghebreyesus – che i programmi di richiamo generalizzati prolunghino la pandemia anziché porvi fine». Il direttore di Oms Europa aveva assunto invece la linea opposta
Le notizie di oggi, 22 dicembre: chiesto il rinvio delle elezioni in Libia, Kluge sulla variante Omicron e le terze dosi, il Wfp annuncia che taglierà gli aiuti alimentari allo Yemen. E ancora: trovato un accordo sulla pesca tra Regno Unito e Ue, il governo italiano non vuole allungare le vacanze scolastiche natalizie.
Kluge e Ghebreyesus su terze dosi e vaccini ai paesi poveri
«Una nuova tempesta sta arrivando» in Europa con la variante Omicron del Covid che «entro poche settimane dominerà in più paesi della regione, spingendo i sistemi sanitari già sotto pressione sull'orlo del baratro». Lo ha detto il direttore dell'Oms Europa Hans Kluge invitando tutti a fare la terza dose di vaccino. «Boost, boost, boost» ha esortato, sottolineando che «il booster è la difesa più importante contro Omicron».
L'invito si discosta dalla linea ufficiale dell'Organizzazione mondiale della sanità, i cui vertici più volte hanno ammonito i governi che la terza dose di vaccino è un lusso e sarebbe meglio cedere i vaccini in più ai paesi che non li hanno ancora ricevuti o ne hanno ricevuti pochi.
Anche oggi, infatti, il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus è tornato a dire che «nessun paese può uscire dalla pandemia con i booster». «È probabile – ha detto – che i programmi di richiamo generalizzati prolunghino la pandemia anziché porvi fine, deviando le forniture di dosi verso paesi che hanno già alti livelli di copertura vaccinale e dando al virus maggiori opportunità di diffondersi e mutare».
«La priorità globale deve essere quella di supportare tutti i paesi per raggiungere l'obiettivo del 40 per cento il più rapidamente possibile – ha continuato Ghebreyesus – e quello del 70 per cento entro la metà di quest'anno».
L’Ue apre una procedura d’infrazione contro la Polonia
La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura d’infrazione contro la Polonia, per le decisioni prese dalla Corte Costituzionale polacca, ritenute una violazione del principio del primato del diritto Ue su quello dei singoli paesi. Lo ha annunciato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni.
«Riteniamo che la Corte non risponda più ai requisiti di un tribunale indipendente e imparziale sancito dal diritto, come richiesto dal trattato – ha detto –. Questo priva delle garanzie le persone che si presentano di fronte ai tribunali polacchi». La Polonia avrà due mesi di tempo per uniformare i propri tribunali al diritto dell’Unione europea.
Lo scorso ottobre il parlamento europeo aveva presentato una proposta di risoluzione per chiedere a Commissione e Consiglio di avviare una procedura d'infrazione contro Varsavia, e di rifiutarsi di approvare il Recovery Plan del paese.
Lockdown a Xi’an
La Cina ha ordinato il lockdown per 13 milioni di persone nella città settentrionale di Xi'an a seguito di un notevole aumento di casi di coronavirus. Lo riportano i media di Stato, spiegando che le autorità della città hanno ordinato a tutti i residenti di stare a casa a meno che non abbiano un motivo pressante per uscire e hanno sospeso tutti i trasporti da e per la città tranne che per casi speciali.
L'ordine entrerà in vigore a mezzanotte e a tempo indefinito. Sarà consentito uscire di casa per comprare beni necessari a una persona per nucleo domestico ogni due giorni. Nelle ultime 24 ore Xi'an ha registrato 52 nuovi casi trasmessi a livello locale.
Assalto alla Cgil, chiesto giudizio immediato
La Procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato per i leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino, accusati assieme ad altre 11 persone di aver fatto irruzione e aver danneggiato la sede della Cgil a Roma lo scorso 9 ottobre, nel corso di una manifestazione indetta per protestare contro il green pass. I 13 sono accusati, a vario titolo, di istigazione a delinquere, devastazione e resistenza a pubblico ufficiale.
Insieme a Fiore e Castellino la procura ha chiesto il processo immediato per l’ex Nar Luigi Aronica, Pamela Testa, Salvatore Lubrano, Francesco Bellavista, Roberto Borra, Luca Castellini, Fabio Corradetti, Lorenzo Franceschi, Massimiliano Petri, Federico Trocino e Massimiliano Ursino. Stessa cosa non è stata chiesta invece per Biagio Passaro, leader del movimento di “Io apro”.
Per Aronica, Castellino, Fiore, Lubrano e Testa, l’arresto era arrivato «in flagranza differita», e poi convalidato dal gip, che aveva emesso anche un’ordinanza di misura cautelare in carcere.
Chiesto il rinvio delle elezioni in Libia
Il consiglio dell'Alta Commissione elettorale della Libia ha proposto, previo coordinamento con la Camera dei rappresentanti, di rinviare il primo turno delle elezioni presidenziali previste in Libia al 24 gennaio 2022, e ha invitato il parlamento ad affrontare le sfide che hanno portato alla posticipazione del voto.
Il Consiglio ha riferito inoltre che il processo di verifica delle domande dei candidati è in fase di completamento e di revisione finale. La Commissione ha poi difeso la sua «imparzialità e indipendenza» e ha respinto le accuse di «negligenza e politicizzazione».
Questa mattina lo speaker Aguila Saleh aveva inviato una lettera al parlamento dicendo sostenendo che fosse «impossibile» la prospettiva di tenere le elezioni questo venerdì, 24 dicembre, come previsto. Saleh non aveva fornito un’altra data per le elezioni. Si parla quindi ufficialmente di un rinvio del voto, nonostante questo fosse largamente atteso.
Ora non è chiaro cosa succederà, visto che l’esecutivo ha annunciato che il mandato del governo scadrà comunque il 24 dicembre. Molti osservatori sono preoccupati dallo scenario destabilizzante che si potrebbe aprire con un rinvio, soprattutto contando che le elezioni arrivavano nel solco della volontà internazionale di rendere più stabile il paese nordafricano.
La commissione elettorale del voto ha sciolto i comitati elettorali, e non ha mai fornito una lista finale di candidati, come avrebbe dovuto. Circa un centinaio di persone si erano presentate, tra cui diverse di alto profilo che erano state bandite dalla corsa, incluso il figlio del defunto dittatore Muammar Gheddafi.
Nel frattempo l’ambasciata statunitense in Libia ha rilasciato una nota ufficiale in cui ha chiesto la calma e la de-escalation alle milizie che presidiano la capitale, Tripoli, e il resto della Libia. «Ora non è il momento per azioni unilaterali o schieramenti armati che rischiano un'escalation e conseguenze indesiderate dannose per la sicurezza e l'incolumità dei libici», ha scritto l’ambasciata.
Secondo i media locali, i funzionari chiave della commissione elettorale si sarebbero dimessi.
Emergenza fame in Yemen
Il Programma alimentare mondiale (il World Food Programme dell’Onu) ha annunciato di essere stato «costretto» a tagliare gli aiuti allo Yemen a causa della mancanza di fondi e ha messo in guardia su un aumento della fame nella popolazione del paese devastato dalla guerra.
Si tratta di una notizia particolarmente allarmante in un paese dove circa 17 milioni di persone – pari al 60 per cento della popolazione – vivono in uno stato di insicurezza alimentare. Di queste, quasi 5 milioni soffrono gravemente la fame, e vi è un tasso di malnutrizione infantile tra i più alti al mondo.
«Da gennaio – ha detto il Wfp – otto milioni di persone riceveranno una razione alimentare ridotta, mentre altri cinque milioni a rischio immediato di cadere in condizioni di carestia rimarranno a razione piena».
Il governo non vuole allungare le vacanze scolastiche
Allungare le vacanze di Natale per frenare il Covid-19 «è una misura sbagliata». È questo parere del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi a Unomattina. «La scuola è il comparto che con più passione ha risposto all'invito alla vaccinazione, il 96 per cento del personale era già vaccinato prima dell'obbligo, i ragazzi più grandi sono vaccinati all'86 per cento», ha detto Bianchi, «i positivi dentro le scuole sono un numero limitato, il problema è cosa succede fuori dalla scuola. E ancora una volta la risposta è la vaccinazione». La volontà di non modificare il calendario scolastico sotto Natale è stata confermata anche dal presidente del Consiglio in conferenza stampa.
Brexit, c’è un accordo sulla pesca
Il Consiglio dell'Unione europea ha approvato l’accordo tra l'Ue e il Regno Unito relativo alla pesca nel 2022, aprendo la strada ai pescatori dell'Ue per esercitare i propri diritti di pesca nell'Atlantico e nel Mare del Nord. Le disposizioni si applicheranno retroattivamente a partire dal 1 gennaio 2022.
«La positiva conclusione delle consultazioni sugli stock ittici condivisi costituisce un buon precedente per i futuri negoziati con il Regno Unito», ha detto il ministro dell'agricoltura sloveno, Joze Podgorsek. Quello sulla pesca era stato uno dei punti più dibattuti tra i due negoziatori di Brexit, nonché parte importante della proposta di Boris Johnson sull’uscita del Regno Unito dall’Ue.
Covid, scoperti oltre 300 sanitari non vaccinati
Non erano vaccinati ma lavoravano regolarmente, nonostante l’obbligo vaccinale previsto per la loro categoria: solo in questo mese i carabinieri del Nas hanno scoperto più di 300 medici e sanitari no vax. 135 tra medici, odontoiatri, farmacisti, infermieri sono stati accusati di esercizio abusivo della professione, per aver proseguito lo svolgimento delle proprie attività nonostante fossero oggetto di provvedimenti di sospensione emessi da Autorità sanitarie e relativi Ordini.
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