Sono 140 i decessi. Aumenta il tasso di positività, così come i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari
Le notizie di oggi, 3 gennaio: il ricovero di Jair Bolsonaro, le proposte delle regioni su Dad e quarantena a scuola, l’India inizia la vaccinazione per gli adolescenti. E ancora: a Hong Kong chiude un’altra testata indipendente, mentre il Jerusalem Post è stato colpito da un attacco informatico.
I dati Covid di oggi
Sono 68.052 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Lo stesso giorno di una settimana fa erano stati 30.810. Le vittime sono 140 in un giorno – mentre una settimana fa erano state 142 – e aumentano anche i ricoveri in terapia intensiva (+32) e nei reparti ordinari (+577). A fronte di 445.321 tamponi effettuati, la percentuale dei positivi è del 15,3 per cento, contro l'8,96 per cento di sette giorni fa, quando i tamponi erano stati 343.968.
Ffp2, le mascherine saranno vendute a un prezzo più basso
Il ministero della salute ha raggiunto l’accordo con farmacie e associazioni di settore per la vendita a un prezzo ridotto delle mascherine Ffp2. Il prezzo concordato è di 75 centesimi l’una, e saranno disponibili a questo costo in tutte le farmacie aderenti. Nell’ultimo decreto del governo le Ffp2 sono state rese obbligatorie per trasporti e alcune tipologie di luoghi al chiuso, come teatri, cinema e luoghi che ospitano eventi sportivi.
Air Italy, arrivate le prime lettere di licenziamento
A 48 ore dalla scadenza della cassa integrazione, che non è stata prorogata, arrivano le prime lettere di licenziamento collettivo per i 1.322 dipendenti dell'ormai ex compagnia aerea sardo-qatariota Air Italy. Il 23 settembre scorso l'azienda ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per lo stop delle attività. Secondo la comunicazione recapitata via email ad alcuni dipendenti, il licenziamento ha effetto immediato, con il pagamento dell'indennità sostitutiva del preavviso.
Le regioni vogliono la Dad per i non vaccinati
In vista del prossimo Consiglio dei ministri il 5 gennaio, il governo sta vagliando le proposte delle regioni sulle misure anti-contagio a scuola e la modifica di regole su Dad e quarantena, a pochi giorni dal rientro in classe dopo le vacanze di Natale. Le scuole sono infatti pronte a ripartire tra il 7 e il 10 gennaio prossimi, ma in alcuni territori la riapertura slitterà a causa del crescente numero di contagi.
Dopo la proposta delle regioni, che ha trovato diversi punti d'intesa con il governo, sembra molto probabile che anche per le scuole elementari e la prima media – così come già succede per i gradi superiori – si possa prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l'autosorveglianza di cinque giorni (con test a 10 giorni) per i ragazzi vaccinati o guariti negli ultimi tre mesi, e la quarantena di 10 giorni con Dad – quest'ultimo caso laddove previsto – per i non vaccinati. Con tre contagi in una sola classe, sarebbe poi la Asl a valutare ulteriori provvedimenti come la sospensione dell'attività in presenza. Nelle scuole dell'infanzia resterebbe invece la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo.
All’interno della maggioranza, però, non tutti sono concordi con la modifica delle regole. Il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, ha detto che «Sarà una decisione collegiale del governo», mentre Lega e M5S hanno protestato contro la «discriminazione degli studenti non vaccinati», così come il sindacato degli insegnanti.
La prossima misura certa con la ripartenza della scuola nel 2022 – dopo l'obbligo vaccinale per il personale scolastico, scattato il 15 dicembre scorso – sarà l'utilizzo delle Ffp2 da parte degli insegnanti nella scuola dell'infanzia.
Gimbe avverte: se sono aperte bisogna chiudere altro
Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, è tornato a chiedere di rinviare l’apertura delle scuole «20/30 giorni», per «raffreddare il picco di contagio, che avrà a gennaio probabilmente un'altra spinta, e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca».
«La scuola è il luogo dove si insegna l’inclusione: lasciare alcuni studenti a svolgere didattica in presenza e altri in Dad perché non vaccinati sarebbe davvero grave, oltre che particolarmente difficile da un punto di vista didattico-organizzativo», ha detto la sottosegretaria all’Istruzione del Movimento 5 stelle, Barbara Floridia.
Sulla questione è intervenuto anche Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe: «La scuola rappresenta un bacino di contagi – ha detto – È chiaro che non avendo lavorato sugli aspetti strutturali, possiamo modificare quanto vogliamo le modalità di screening e quarantena, ma con questa circolazione virale così alta bisogna fare delle valutazioni: se decidiamo di tenere aperte le scuole, bisognerà chiudere qualcos’altro».
Domani la visita di Borrell in Ucraina
Inizierà domani la visita in Ucraina dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell, che sarà nel paese fino al 6 gennaio. Il suo primo viaggio all'estero quest'anno «sottolinea il forte sostegno dell'Unione europea alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina in un momento in cui il paese si trova ad affrontare l'aumento delle forze armate russe», si legge in una nota della Commissione europea.
L'Alto rappresentante, accompagnato dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, visiterà l'Est dell'Ucraina, recandosi poi a Kiev, dove incontrerà le autorità nazionali. Parlando con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ribadito che «gli Usa e i loro alleati e partner risponderanno in modo deciso, se la Russia invaderà ulteriormente l'Ucraina».
Il presidente del Brasile ricoverato d’urgenza
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato portato in ospedale a San Paolo per una sospetta ostruzione intestinale. Il politico si trovava in vacanza sul litorale ed è rientrato d’urgenza, venendo accompagnato in ospedale dallo staff a causa di dolori all'addome. Bolsonaro è già stato ricoverato nel luglio 2021 per ostruzione intestinale, dopo aver subito varie operazioni chirurgiche a seguito dell'accoltellamento subito durante la campagna presidenziale del 2018.
India, inizia la vaccinazione per gli adolescenti
Mentre aumentano i casi di Covid-19 legati alla diffusione della variante omicron, soprattutto nelle città più densamente popolate, l'India ha iniziato a vaccinare gli adolescenti nella fascia di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Secondo le stime dell'Unicef si tratta di 253 milioni di persone, la più vasta popolazione di adolescenti al mondo. Le autorità governative hanno iniziato a somministrare dosi nelle scuole, negli ospedali e negli hub vaccinali. Ai giovani saranno somministrate due dosi di Covaxin a distanza di 28 giorni l'una dall'altra.
Nelle ultime 24 ore, stando ai dati del ministero della Salute, sono stati registrati in India 33.000 nuovi casi, con 123 decessi. Sarebbero 1700 i casi legati alla variante omicron. Molte regioni hanno imposto nuove restrizioni, come il coprifuoco notturno, la limitazione dei posti a sedere nei bar e ristoranti e il divieto di grandi raduni pubblici.
Hong Kong, chiude un’altra testata indipendente
Un’altra testata indipendente di Hong Kong, Citizen News, smette oggi di pubblicare notizie dopo cinque anni. Il giornale ha spiegato che, nonostante non sia stato raggiunto dalla polizia, l'attuale situazione a Hong Kong è tale che non è chiaro se la sua attività giornalistica sia considerata una violazione della legge.
È la terza testata d'informazione a chiudere nei mesi recenti, dopo il quotidiano pro-democrazia Apple Daily e il sito web Stand News, nella cui sede la polizia ha fatto irruzione nei giorni scorsi, arrestando sette persone per cospirazione per la pubblicazione di materiale sedizioso.
Attacco hacker contro il Jerusalem Post
C’è stato un attacco informatico nei confronti del sito del quotidiano israeliano Jerusalem Post. Degli hacker hanno diffuso nell’home page del sito un’immagine raffigurante un missile balistico lanciato da una mano chiusa a pugno su un edificio che è stato identificato come quello di un impianto nucleare israeliano.
L’attacco è avvenuto nel secondo anniversario della morte del generale iraniano Qassem Soleimani, ucciso da un drone statunitense in Iraq nel 2020. L’Iran aveva, tuttavia, sempre parlato di un coinvolgimento israeliano, circostanza che è stata confermata dall’ex capo dell’intelligence militare israeliana a dicembre. Il funzionamento del sito sembrerebbe ora essere stato ripristinato.
E per l’occasione dell’uccione di Soleimani si è svolta a Teheran una cerimonia in memoria del generale. Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha chiesto che il mondo processi l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e lo condanni a morte per aver ordinato il raid, minacciando vendetta.
Sudan, si è dimesso il primo ministro Hamdok
Il primo ministro sudanese Abdallah Hamdok, che guidava il fronte civile della transizione nel paese, si è dimesso domenica sera. Le dimissioni, annunciate in diretta nazionale in televisione, sono arrivate due mesi dopo il colpo di stato militare nel paese, lo scorso 25 ottobre, e la repressione che ne è seguita, che ha provocato almeno 56 morti.
Hamdok avrebbe dovuto guidare un governo di transizione fino alle prossime elezioni, previste per luglio 2023. «Ho fatto del mio meglio per tentare di impedire al paese di precipitare verso il disastro», ha detto, ammettendo di non essere riuscito a garantire il trasferimento di poteri dai militari ai civili dopo il colpo di stato. Ora il comando tornerà interamente nelle mani della giunta militare.
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