Il medico era esperto di medicina naturale. Dietro un compenso di 50 euro somministrava soluzioni fisiologiche al posto dei vaccini e attivava il green pass ai suoi clienti
Finti vaccini grazie a un medico compiacente. I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno arrestato tre persone, tra cui un medico e due pazienti, accusate di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, peculato e falso in atto pubblico.
Secondo gli agenti, dietro un compenso di 50 euro il medico somministrava ai pazienti una soluzione fisiologica al posto dei vaccini approvati dall’Aifa contro il Covid-19.
Grazie alle registrazioni video e audio, riprese all’interno dello studio medico, le forze dell’ordine sono riuscite ad arrestare in flagranza di reato non solo il dottore ma anche due pazienti che avevano pagato per fingere la vaccinazione ed entrare in possesso, in maniera illecita, del green pass.
I precedenti
I due pazienti arrestati non sono gli unici ad aver pagato per farsi inoculare il falso vaccino. Diversi soggetti hanno confessato e confermato l’impianto accusatorio. Secondo gli agenti, il medico no-vax avrebbe somministrato circa seicento soluzioni fisiologiche, ricevendo anche un compenso dal sistema sanitario nazionale. Infatti, secondo la normativa ogni medico riceve un indennizzo di 15 euro per ogni vaccinazione somministrata. Il ministero della Salute ha annullato i green pass generati in maniera illegale e ne ha disposo il sequestro.
Il medico
Agli arresti è finito il medico Alessandro Caiola, classe 1957, che lavorava a Velletri. Dopo una laurea ottenuta all’università la Sapienza di Roma in medicina e chirurgia inizia studi legati all’agopuntura, conseguendo anche diversi diplomi in medicina cinese, omeopatia, omotossicologia e osteopatia.
Il medico scriveva anche articoli su un quotidiano e sito d’informazione della provincia di Roma in cui pubblicava consigli su come potenziare il sistema immunitario. «Il buon effetto delle medicine naturali passa per un discorso di conoscenza di sé stessi e di armonia con l’universo. A tal proposito Gandhi diceva che “la Terra ha abbastanza per il bisogno di tutti, ma non per l’ingordigia di tutti”», scriveva Caiola.
© Riproduzione riservata