Secondo l’agenda europea, l’appuntamento per la decisione finale sull’autorizzazione del vaccino Pfizer-Biontech è fissato il 29 dicembre. Per il vaccino Moderna invece se ne parla il 12 gennaio. Il piano italiano prevede le prime vaccinazioni a gennaio. Speranza: «Il mio auspicio è che l’Ema nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza, possa approvare il vaccino in anticipo»
Sono partite le vaccinazioni per il Covid-19 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, adesso l’Italia chiede all’Europa di accelerare. Il ministro della Salute Roberto Speranza questa mattina in un comunicato ha scritto: «Il mio auspicio è che l’Ema – l’agenzia europea dei medicinali -, nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza, possa approvare il vaccino Pfizer Biontech in anticipo rispetto a quanto previsto e che al più presto le vaccinazioni possano iniziare anche nei paesi dell’Unione Europea».
Secondo l’agenda europea, l’appuntamento per la decisione finale dell’Agenzia europea è fissato il 29 dicembre. Prima che venisse varato il decreto con le restrizioni anti Covid-19 dal governo italiano, nel corso di un’audizione alla Camera e al Senato il ministro ha presentato il piano vaccini. Le prime dosi attese sono appunto quelle Pfizer-Biontech, seguiranno quelle Moderna, per cui è attesa l’autorizzazione il 12 gennaio. Attualmente la distribuzione dovrebbe partire da gennaio 2021, e avrà il suo cuore tra la primavera e l'estate.
L’Italia ha opzionato 202 milioni 573 mila dosi di vaccino una numero «abbastanza ampio». Ecco il dettaglio per ogni casa farmaceutica:
- AstraZeneca 40,38 milioni
- Johnson&Johnson 53,84 milioni
- Sanofi 40,38 milioni
- Pfizer/BNT 26,92 milioni
- CureVac 30,285 milioni
- Moderna 10,768 milioni.
Pfizer-Biontech e Moderna dovrebbero fornire rispettivamente 8,749 milioni di dosi e 1,346 milioni di dosi a gennaio.
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