- La guardia di finanza di Roma ha oscurato 17 canali di un’applicazione di messaggistica che contenevano annunci di vendita di green pass falsi.
- L’indagine della procura di Roma ha individuato nello specifico otto canali pubblici e nove profili privati che proponevano la vendita di certificazioni verdi Covid-19 per un prezzo che varia tra i 100 e i 500 euro.
- Secondo gli accertamenti della guardia di finanza, sarebbero almeno 140mila gli utenti che si sono collegati ai canali per ottenere informazioni o acquistare i green pass falsi.
Nonostante sono più di 46milioni le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, c’è chi ancora prova ad aggirare la legge e ad acquistare i green pass online per poter continuare a svolgere le normali attività. La guardia di finanza di Roma ha oscurato 17 canali di un’applicazione di messaggistica che contenevano annunci di vendita di green pass falsi.
Il pagamento
L’indagine preliminare, coordinata dalla procura di Roma ha individuato nello specifico otto canali pubblici e nove profili privati che proponevano la vendita di certificazioni verdi Covid-19 per un prezzo che varia tra i 100 e i 500 euro. Erano previsti anche sconti famiglia o di gruppo per chi acquistava più green pass.
Come evidenziato da una precedente inchiesta di Domani, la compravendita avviene attraverso diversi sistemi di pagamento: criptovalute, buoni per piattaforme e-commerce e ricariche conto Pay Pal. E non è difficile accedere nei canali in cui trovare i green pass, basta digitare alcune parole chiavi come “green pass”, “vendita pass” etc.
Ma il rischio di incappare in truffe è molto alto. Come il caso di un ragazzo di Rieti che, a fronte di un cospicuo pagamento e degli estremi dei documenti d’identità, prometteva green pass mai rilasciati e che è stato raggiunto da un’indagine della Polizia postale. Il truffatore laziale era stato anche adescato da un gruppo di hacker russi che gli chiedeva di inviare i documenti che riceveva dalle persone truffate.
Così come nell’indagine della procura di Roma, dopo il pagamento il venditore prometteva sia i green pass classici in formato cartaceo e digitale sia i “super green pass” che attestano l’avvenuta vaccinazione. Per gli utenti c’è anche la possibilità di scegliere anche la tipologia del vaccino tra quelli autorizzati dall’Ema e dall’Aifa.
L’affidabilità dei documenti veniva confermata, da parte del venditore, tramite il rilascio di un qr code idoneo a superare i controlli effettuati tramite le applicazioni competenti. In caso di problemi veniva garantito anche un “servizio di assistenza” al cliente.
La diffusione
Secondo gli accertamenti della guardia di finanza, sarebbero almeno 140mila gli utenti che si sono collegati ai canali per ottenere informazioni o acquistare i green pass falsi. Ora i canali rimangono comunque oscurati ma il fenomeno è pervasivo.
Gli inquirenti affermano di aver verificato come la presenza di questo genere di profili è aumentata dopo i provvedimenti del governo che ha imposto l’obbligatorietà del green pass per poter svolgere determ3inate attività.
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