Si attende un accoglienza extra lusso da parte di Bin Salman, che ricalchi quella riservata a Trump dopo la sua elezione nel 2017, per segnalare la distanza con l’amministrazione Biden e l’importanza del legame commerciale e strategico con la Cina
Xi Jinping dovrebbe andare in visita in Arabia Saudita la prossima settimana e sembra che la corte del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman stia preparando un cerimoniale extralusso per il suo arrivo, come non se ne vedevano dall’arrivo di Donald Trump nel 2017, poco dopo la sua elezione. Il ricevimento segnalerebbe con forza il rafforzamento delle relazioni economiche e strategiche fra i due paesi, in una fase in cui i rapporti tra l’Arabia Saudita e l’amministrazione statunitense di Biden sono ai minimi storici.
La visita di Biden
Solo lo scorso giugno infatti l’attuale presidente americano aveva visitato il paese, ricevendo però un’accoglienza molto sobria e non riuscendo a portare a casa alcune delle misure che sperava di ottenere con il viaggio. Prima tra tutte l’aumento della produzione di petrolio da parte saudita che avrebbe permesso una diminuzione del prezzo, favorendo la ripresa dei mercati americani.
Fin dalla campagna elettorale, Biden aveva contestato la reggenza dell’Arabia Saudita e lo stesso Bin Salman, accusato anche dalla Cia di essere il mandante dell’omicidio del giornalista del Washington post Jamal Khasshogi.
La Cina e l'Arabia Saudita hanno importanti legami da oltre due decenni. Si basano innanzitutto sull’import cinese di petrolio saudita. Con l’arrivo al potere di bin Salman, la vicinanza tra i due paesi è aumentata ancora. Riad si è schierata in difesa della Cina quando è stata accusata di genocidio sulla minoranza musulmana uigura. E ha difeso anche la legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, contrastando la linea degli Stati Uniti e del blocco occidentale su questioni chiave in materia di diritti umani.
Pechino a sua volta non ha rilasciato commenti riguardo all’attacco saudita nello Yemen, né sul suo boicottaggio del Qatar o sull'omicidio del dissidente Jamal Khashoggi.
Washington monitora la situazione
Washington non può che guardare la situazione con attenzione e sospetto dal momento che l’influenza cinese sulla regione sta aumentando, in un periodo in cui gli Stati Uniti sembra che si stiano disimpegnando in medio oriente per concentrarsi sull’aerea dell’Asia pacifico.
La Cina è infatti il principale partner commerciale dell'Arabia Saudita. È il più grande acquirente di petrolio saudita e sta costruendo diverse basi militari e intessendo importanti relazioni diplomatiche con diversi paesi del nord Africa e del medio oriente, riempiendo i vuoti lasciati dagli Stati Uniti, in un gioco sempre più strategico e non solo di tipo mercantilistico.
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