Sempre più comuni e province sono in zona arancione “rinforzata”. Le misure più restrittive riguardano principalmente le scuole e gli istituti, i bar e i ristoranti continueranno con l’asporto e le consegne a domicilio, mentre sono vietati sia gli spostamenti fuori dal Comune che all’interno
Sempre più comuni e province sono in zona arancione “rinforzata” a causa dell’aggravarsi dei contagi da Covid-19. Uno stadio che si trova a metà tra una chiusura parziale e totale. Le misure introdotte prevedono varie limitazioni, ma per fare chiarezza vediamo di seguito cosa si può fare o meno.
Sono vietati tutti gli spostamenti nelle seconde case, quelli da un comune all’altro ma anche all’interno dello stesso comune. Di conseguenza anche gli spostamenti da fuori la regione. Così come sono vietate anche le visite a parenti o amici nelle abitazioni private. Restano tuttavia possibili, come sempre fino a ora, i movimenti per lavoro, necessità, salute e rientro al domicilio o alla residenza.
Le misure colpiranno principalmente le scuole e gli istituti. Infatti, sarà implementata al didattica a distanza per tutte le scuole di ordine e grado tranne che per gli asilo nido e la materna.
Per bar e ristoranti rimangono le stesse norme delle zone arancioni, ovvero non è previsto il consumo di cibi e bevande al loro interno ma sono permessi gli acquisti d’asporto e le consegne a domicilio. Non sono previste limitazioni alle categorie dei beni vendibili, mentre i negozi all’interno dei centri commerciali restano chiusi nei giorni festivi e prefestivi, fatta eccezione per farmacie, tabacchi, edicole e alimentari.
In ambito lavorativo, i datori sono tenuti a implementare lo smart working il più possibile, limitando al minimo il lavoro in presenza.
Le zone arancione rinforzate
Finora sono state istituite varie zone arancione rinforzate, soprattutto nella provincia di Bologna, a Imola e Ravenna, e nel bresciano in Lombardia. Le ordinanze sono state firmate per cercare di porre un freno agli aumenti dei contagi delle ultime settimane, dovuti anche dalla diffusione esponenziale delle varianti da Covid-19 oramai presenti sul nostro territorio.
A livello regionale, secondo le ultime indiscrezioni, in attesa di un provvedimento ufficiale, è previsto che Marche, Piemonte e Lombardia vadano verso il colore arancione, mentre la Basilicata potrebbe passare al rosso.
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