Ha votato circa il 52 per cento degli aventi diritto, tra il primo e il secondo quesito. Schiacciante il favore per un sistema elettorale proporzionale, mentre la magistratura si divide sul sorteggio: l’ipotesi non sfonda ma raggiunge il 42 per cento dei voti
Sono arrivati i risultati del referendum online promosso dall’Anm, sulla riforma del sistema elettorale del Consiglio superiore della magistratura.
I quesiti erano due. Il primo chiede se si è favorevoli o contrari a che “i candidati al Csm siano scelti mediante sorteggio di un multiplo dei componenti da eleggere”. Il secondo invece “quale sistema ritieni preferibile per l’elezione della componente togata del Csm” con la possibilità di scegliere se proporzionale o maggioritario.
I risultati: il sorteggio non vince
Su un totale di 7872 elettori, hanno votato in 4275, ovvero circa il 54 per cento del totale. Per il primo quesito sul sorteggio, il risultato è stato di 2470 contrari e 1787 favorevoli al sorteggio, pari a circa il 42 per cento dei votanti.
Il risultato è stato così commentato con Domani da Mariarosaria Savaglio, Segretario Nazionale Unicost: «Il risultato elettorale, pur avendo vinto il no al sorteggio, deve comunque indurre ad una più approfondita riflessione. Si deve tener conto sia della bassa affluenza rispetto alla platea degli aventi diritto, sia delle molte preferenze avute dal l’opzione del sorteggio temperato. Da una parte vi è disinteresse, dall’atra un malcontento del corpo elettorale di cui bisogna prendere atto».
Sul punto ha preso posizione anche Pierantonio Zanettin, deputato di Forza Italia e sostenitore del sorteggio, secondo cui «Questo risultato, alla viglia impensabile, ci conforta nella nostra battaglia per un riforma che punti davvero a ridimensionare il peso delle correnti».
Anche il gruppo di Area si è espresso con una nota spiegando che «Siamo preoccupati per l'astensionismo», ma «constatiamo con soddisfazione che i magistrati, pur disincantati e delusi per tutto ciò che è successo in questi anni, non ritengano il sorteggio la soluzione dei mali dell'autogoverno».
I risultati: vince il proporzionale
Al secondo quesito ha votato il 51 per cento degli aventi diritto e i risultati sono stati schiaccianti in favore di un sistema elettorale prevalentemente proporzionale, con 3189 voti contro i 745 in favore del maggioritario.
Anche su questo, Savaglio ha spiegato che «Questo significa che la magistratura vuole che il Csm sia largamente rappresentativo e il dato appare in contrasto con una scelta casuale dei suoi componenti».
Il commento del presidente Santalucia
Una dichiarazione è arrivata anche dal presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, che ha parlato a titolo personae ma ha detto che «è evidente che un numero significativo di magistrati hanno votato contro il sorteggio, bocciandone la proposta politica. Il dato letto insieme all'alto numero di magistrati che non hanno votato, può significare che il sorteggio non è stato interpretato come la svolta epocale prospettata dai promotori».
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