- A Kabul stiamo disperatamente cercando di espiantare i lasciti umani del regime impiantato negli ultimi decenni con il sostegno dell’occidente.
- Dalla fine del Settecento, abbiamo fissato alcuni princìpi ritenuti “autovidenti” perché inerenti agli esseri umani come tali, uguali per tutti, validi ovunque. Da allora siamo andati precisandoli, estendendoli, e dunque universalizzandoli.
- Oggi il tragico inferno dell’areoporto di Kabul e ora delle strade cittadine ci impone di ridisegnare i confini del tollerabile e decidere gli strumenti d’azione.
Come cambiano i confini di ciò che possiamo accettare


28 agosto 2021 • 12:15