- Azione-Italia Viva si muoveranno con operazioni corsare a ridosso del governo per dimostrare di essere (sperabilmente) il vero fattore di bilanciamento moderato delle sue pulsioni più aggressive.
- Il progetto è ambizioso, in linea con il profilo dei leader di questa formazione, ma non velleitario.
- Forza Italia è un partito che ha perso la sua spinta propulsiva: rappresenta un altro mondo, un’altra epoca, e aveva senso quando costituiva il baluardo contro la sinistra.
Come previsto, il terzo polo si è gaudiosamente proposto come ascaro della Meloni. Ogni partito segue le proprie vocazioni.
Quella del duo Renzi-Calenda è di stare vicino o dentro al potere. Comunque ora il quadro politico è più chiaro. Esiste una opposizione bicefala composta da Pd e Movimento Cinque stelle, un partito pivot al governo (Fratelli d'Italia) e tre formazioni minori che ruotano attorno al pivot, due in attesa di colpire ai fianchi al momento opportuno (Lega e soprattutto Forza Italia) e la terza, Azione-Italia Viva, pronta a offrire i suoi servigi in forme variabili in base alle scelte dei due partner minori di governo.
Questa configurazione del sistema partito chiarisce, a distanza di tre mesi, quanto fosse implausibile l’ipotesi di andare al voto con un fronte unico delle opposizioni.
L’obiettivo di Matteo Renzi e Carlo Calenda è sempre stato diverso da quello di Enrico Letta e Giuseppe Conte.
Mentre per Pd e M5s la prospettiva dell’opposizione, netta e senza sconti, era nell’ordine delle cose, i terzapolisti puntavano già ad inserirsi nello spazio tra la destra e la sinistra per sfruttare le potenziali, probabili, conflittualità interne al futuro governo.
Parlare di una opposizione a tre punte aveva poco senso prima delle elezioni: ora non ne ha più per nulla.
Azione-Italia Viva si muoveranno con operazioni corsare a ridosso del governo per dimostrare di essere (sperabilmente) il vero fattore di bilanciamento moderato delle sue pulsioni più aggressive; e di essere ben più efficaci del declinante partito berlusconiano, che tenteranno di spolpare e spodestare.
Il progetto è ambizioso, in linea con il profilo dei leader di questa formazione, ma non velleitario proprio perché Forza Italia è un partito che ha perso la sua spinta propulsiva: rappresenta un altro mondo, un’altra epoca, ed aveva senso quando costituiva il baluardo contro la sinistra.
Ora non ha più quel ruolo e non ha nemmeno gran credito per esercitare un’azione moderatrice “liberale”. La responsabilità dell’opposizione ricade tutta e soltanto su M5s e Pd.
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