Energia e deglobalizzazione, ecco i veri pericoli che Europa e Italia non vedono
Security personnel check on foreign journalists who cover the closing ceremony of the 20th National Congress of China's ruling Communist Party near a TV screen showing image of President Xi Jinping at a media hotel in Beijing, Friday, Oct. 21, 2022. The Chinese Communist Party is holding its every-five-year national congress which will unveil new leadership for the coming five years. (AP Photo/Andy Wong)
21 ottobre 2022 • 17:42Aggiornato, 21 ottobre 2022 • 17:42
La grande crisi del 2008 era di natura prevalentemente finanziaria.
Questa crisi ha una natura in prevalenza reale, caratterizzata da alta inflazione, uno squilibrio tra domanda e offerta di beni e servizi, e dal caro energia, a sua volta indotto dal rischio geopolitico (guerra in Ucraina) e dai costi della transizione ambientale.
E la natura della crisi impone di affrontarla con la politica fiscale, non con quella monetaria.
Presidente e fondatore della Quaestio Capital Management. Ha alle spalle una lunga carriera accademica in Economia e Finanza (University of Pennsylvania, Università Bocconi, Padova e Cattolica di Milano) e di editorialista per i principali quotidiani italiani.