14 ottobre 2021 • 17:00Aggiornato, 14 ottobre 2021 • 18:27
La prima volta in quel 23 maggio del '92, sull'autostrada. Le cronache sono state impietose fin dalle ore immediatamente successive alla strage: «È morta anche la moglie Francesca Morvillo».
La seconda volta della dimenticanza risale quando nel 2015 è rimasta sola nella tomba del cimitero di Sant'Orsola, per volere della sorella Maria le spoglie di Giovanni Falcone furono trasferite nella basilica di San Domenico, il pantheon dei siciliani illustri.
La terza volta con le polemiche sollevate dalla confessione di Ilda Boccassini sulla sua storia d'amore con Giovanni Falcone. Ancora una volta lei che è una comparsa, sempre sullo sfondo.
Giornalista. Si occupa di mafia e Sicilia. Corrispondente da Palermo di Repubblica dal 1982. Nel 1995 ha scritto con Giuseppe D'Avanzo La giustizia è cosa nostra dedicato al giudice Corrado Carnevale. L'anno successivo i due giornalisti hanno scritto Rostagno: un delitto tra amici, dedicato all'omicidio di Mauro Rostagno, uno dei fondatori di Lotta Continua. Nel 2004 è stato uno degli sceneggiatori della miniserie televisiva Paolo Borsellino.Quell'anno è stato inviato per il suo giornale in Iraq. Nel 2007 ha scritto, di nuovo assieme a Giuseppe D'Avanzo, Il Capo dei capi, su Totò Riina. Nel 2008 ha pubblicato con BUR Parole d'onore in cui racconta storie di Cosa nostra tramite le voci stesse dei mafiosi.