Giorgia Meloni è forte, ma non abbastanza per attuare un programma radicale
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 10-10-2022 Roma (Italia) Politica Assemblea dei parlamentari eletti di Fratelli d’Italia Nella foto Giorgia Meloni 10-10-2022 Rome (Italy) Politics Assembly of elected parliamentarians of the Brothers of Italy party In the pic Giorgia Meloni
12 ottobre 2022 • 06:00Aggiornato, 12 ottobre 2022 • 19:25
Il sostegno popolare, dei corpi sociali e degli interessi organizzati a Meloni non è tale da consentire una torsione radicale dell’azione di governo.
Il paese è diviso politicamente, socialmente, geograficamente, stanco da molte crisi, e necessita di mediazione, condivisione e negoziato.
È arduo condurre in un porto sicuro progetti che riscrivano la collocazione italiana in Europa e nel mondo, che ridisegnino le coordinate sui diritti civili e il governo dell’economia senza tenere conto del contesto sovranazionale.
È professore in Scienza politica e Politica comparata presso il Dipartimento di Scienze Politiche della Sapienza. È ricercatore dell’Istituto Carlo Cattaneo e membro di Itanes. È autore, tra l’altro, di Eleggere il presidente. Gli StatiUniti da Roosevelt a oggi (2020); La Lega di Salvini. Estrema destra di governo (2018). È curatore della collana Presidential politics (Palgrave)