- La “seconda ondata” del Covid-19 ha fatto tornare alla ribalta il tema della responsabilità del datore di lavoro per i contagi in azienda. Il decreto “Cura Italia” equipara il contagio all’infortunio, per garantire al lavoratore il relativo trattamento INAIL.
- Secondo una circolare INAIL dell’aprile scorso, il contagio si presume avvenuto sul luogo di lavoro per i lavoratori esposti a un elevato rischio di contagio. È sorto il dubbio che tale presunzione si traducesse nell’automatica responsabilità, civile e penale, del datore di lavoro.
- Con la legge di conversione del decreto “Liquidità” si è preteso di sancire una sorta di “scudo” per gli imprenditori, che li solleverebbe da ogni responsabilità se osservano le misure prescritte dai protocolli anti-Covid. Ma così non è: la loro responsabilità resta molto ampia.
Il falso scudo a favore dei datori di lavoro per i contagi in azienda

28 novembre 2020 • 13:58Aggiornato, 30 novembre 2020 • 18:03