Al di là dei probabili comportamenti opportunistici dei fornitori, nella vicenda dei vaccini l’UE paga la mancanza di programmazione e di una politica comune della salute.
Tuttavia, nella migliore delle ipotesi, a fine 2021 sarà vaccinato il 50% della popolazione dei paesi del G7 e meno del 20% della popolazione mondiale. Di fronte a ritardi che le aziende non hanno interesse a ridurre, occorre che la mano pubblica intervenga nella produzione come si è impegnata nello sviluppo.
I brevetti andrebbero sospesi temporaneamente, e la tecnologia di produzione resa disponibile a tutti i produttori in possesso delle necessarie competenze.
Il mercato non risolverà il caos vaccini: serve la mano pubblica


30 gennaio 2021 • 15:09Aggiornato, 31 gennaio 2021 • 20:46